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Meteo Weekend: forte maltempo al Nord, piogge torrenziali e abbondanti nevicate. Domenica di allerta

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Analizzando la situazione sinottica sull’area euro-atlantica notiamo come lo scenario meteorologico sul vecchio continente continui ad essere dominato da un esteso anticiclone che dalle medie latitudini atlantiche si estende fino alla Bielorussia e all’Ucraina, presentando elevati valori pressori, superiori ai 1030 hpa. Questa solida figura anticiclonica pero è circondata, su entrambi i lati, da ben due differenti saccature, situate rispettivamente fra l’Atlantico settentrionale e l’Europa orientale, con asse principale disposto fra la Russia europea e la Turchia. La saccatura atlantica, piuttosto vasta e alimentata lungo il suo bordo più occidentale da un ramo discendente del “getto polare” che dal mar del Labrador scivola sull’Atlantico, nel corso della serata e della prossima nottata tenderà a progredire verso levante, andando ad erodere il margine più settentrionale e occidentale del robusto anticiclone dinamico presente al traverso dell’Italia e dell’Europa centro-orientale, il quale di conseguenza tenderà a ripiegare verso est, spostando i propri massimi barici al suolo verso i Balcani, l’area dei Carpazi e l’Ucraina.

Allerta Meteo 7 e 8 Febbraio 2016La saccatura di origine artica presente sull’Europa orientale, al contempo, causa l’espansione verso est del promontorio anticiclonico da giorni preesistente sul bacino centrale del Mediterraneo, sarà costretto ad allontanarsi ulteriormente verso est, spostandosi in direzione della Russia europea, con una saccatura che si elongherà fino alla Turchia, dove la parte più meridionale della saccatura nel corso della giornata di domani evolverà in un “CUT-OFF” che si sposterà verso il sud della Turchia e il nord della Siria. Nel frattempo la saccatura di origine atlantica, pressata da ovest da un impetuoso “Jet Streak” (massimi di velocità del “getto polare”) in uscita dalle coste del Canada orientale, durante la serata di domani e nella successiva nottata, fra sabato e domenica, si sposterà verso la Francia, entrando sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo.

domenica mattinaIl ramo ascendente di questa ondulazione ciclonica, nel corso della mattinata di domenica, raggiungerà la Sardegna e le nostre regioni centro-settentrionali, determinando condizioni di marcata instabilità che verranno accentuate dallo sviluppo, lungo il Golfo di Genova, di un minimo depressionario per effetto sottovento, particolarmente strutturato nei bassi strati, che favorirà l’attivazione di un richiamo umido orientale, nei bassi strati, all’interno del Catino Padano. L’avvezione di umidità, particolarmente marcata fra i 700 hpa e i 500 hpa, che si associa alla parte pre-frontale della saccatura, lì dove si attiva il flusso SO in quota, determinerà lo sviluppo di una compatta nuvolosità che dal mar delle Baleari si sposterà verso la Sardegna, la Corsica e le nostre regioni più settentrionali, dando luogo a piogge a carattere diffuso che interesseranno tutto il centro-nord e a nevicate fin dai 900-1000 metri sulle Alpi, dove finalmente tornerà un po’ di neve fresca.

domenica sera tempPiogge e nevicate preziose per gran parte delle regioni del nord, da mesi assetate e flagellate da una delle peggiori siccità invernali che si ricordi in tempi recenti. Nel corso del pomeriggio di domenica, con lo sviluppo del minimo depressionario al suolo sul Golfo di Genova, aria decisamente più fredda, di origine polare marittima, tramite il Rodano comincerà ad affluire verso il Mediterraneo centro-occidentale dopo aver invaso il territorio francese, attraverso una tesa ventilazione nord-occidentale. Questo flusso di aria fredda, in uscita dalla valle del Rodano, tenderà ad interagire con l’aria molto più mite e impregnata di umidità in circolazione sul bacino centrale del mar Mediterraneo. L’inasprimento del “gradiente termico verticale” e del “gradiente termico orizzontale”, sommandosi ai forti valori di vorticità positiva presenti nella media troposfera, favorirà anche lo sviluppo di un marcato “forcing” convettivo, con la conseguente formazione di temporali che dal mar di Corsica e dal mar di Sardegna si sposteranno verso il Tirreno, muovendosi in direzione delle coste di Lazio, Campania, Calabria tirrenica e nord della Sicilia, dalla tarda serata/notte.

LaPresse/Reuters
LaPresse/Reuters

PREVISIONI

SABATO 6 FEBBRAIO 2016

Al mattino nubi in aumento fra Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, con rischio di qualche debole pioggia già al mattino sulla Liguria. Aumento della nuvolosità alta e stratiforme anche fra Sardegna, Toscana e in seguito pure fra Umbria e Lazio. Ampie zone di sereno persisteranno sul resto delle regioni centrali e meridionali, con prevalenza di cieli poco nuvolosi.

Nel pomeriggio la nuvolosità tenderà a divenire sempre più compatta fra Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia, dove si verificheranno le prime deboli piogge che tenderanno ad intensificarsi dalla serata, quando le precipitazioni si propagheranno all’Emilia occidentale e al Veneto. Sulle Alpi tornerà la neve, dapprima sopra i 900-1000 metri, con la quota neve tendente a scendere dalla sera fino ai 600 metri sulle Alpi occidentali. La nuvolosità compatta si sposterà pure fra la Sardegna, la Toscana e le coste del Lazio, dove entro la serata si verificheranno deboli precipitazioni. Fenomeni più intensi bagneranno le coste del levante ligure e l’alta Toscana, dove si potranno verificare anche dei rovesci. Permangono le schiarite sul resto del territorio nazionale, salvo il passaggio di velature e nubi alte atteso sulle regioni del basso Tirreno e sulla Sicilia.

DOMENICA 7 FEBBRAIO 2016

Al mattino cieli coperti o molto nuvolosi sulle regioni settentrionali con piogge diffuse, di debole e moderata intensità, che bagneranno tutte le regioni del nord, dal Piemonte al Veneto e al Friuli Venezia Giulia, ad eccezione della Romagna, dove prevarranno i cieli nuvolosi, ma senza precipitazioni particolarmente significative. Sulle Alpi nevicate persistenti fin dagli 800 metri, e sopra i 600 metri sul Piemonte, con accumuli anche importanti lungo il versante meridionale delle Prealpi lombarde. Piogge e rovesci, anche temporaleschi, interesseranno anche la Sardegna, spostandosi verso le coste toscane, mentre piogge sparse bagneranno l’Umbria occidentale e il Lazio. Cieli nuvolosi o parzialmente nuvolosi sulle rimanenti regioni, ma senza precipitazioni di rilievo. Nubi alte e stratiformi transiteranno in mattinata anche fra la Sicilia, la Calabria e la Puglia.

Nel pomeriggio progressivo miglioramento sulle regioni di nord-ovest, con la graduale attenuazione delle precipitazioni e l’arrivo di schiarite, dapprima sul Piemonte, in successiva estensione alla Lombardia nel corso della serata. Piogge e persino dei rovesci continueranno a bagnare le regioni di nord-est e la Toscana, l’Umbria e il Lazio, dove localmente si potrebbero verificare fenomeni anche di moderata intensità. Qualche pioggia in serata raggiungerà pure la Campania, la Sicilia occidentale e la Calabria ionica. Nubi in aumento sulle rimanenti regioni, ma senza precipitazioni degne di nota.

TEMPERATURE

Sono attese in sostanziale diminuzione sulle regioni settentrionali, in aumento al sud e sulla Sicilia.

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Da domani tenderanno a disporsi dai quadranti meridionali tendendo a rinforzare in modo sensibile nel corso della mattinata di domenica, quando una sostenuta, a tratti intensa, ventilazione da Sud spirerà su tutti i mari che circondano l’Italia, con rinforzi sull’alto Tirreno e mar Ligure, dove si potranno registrare raffiche fino a più di 60-70 km/h. La ventilazione dal pomeriggio/sera tenderà a ruotare da SO e O-SO, andando lentamente ad indebolirsi dalla tarda serata/notte.

MARI

Domani si presenteranno tutti da poco mossi a mossi, con moto ondoso in ulteriore aumento fra mar di Sardegna, mar di Corsica, mar Ligure e medio-alto Tirreno. Domenica si presenteranno tutti da mossi a molto mossi, fino a localmente agitato l’alto Tirreno e il settore più orientale del mar Ligure, dove si svilupperanno ondate alte più di 2.5 metri che andranno a rompersi lungo le coste della Liguria e dell’alta Toscana.

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