Allerta Meteo – L’enorme e imponente anticiclone di blocco che si è venuto a creare sul comparto russo-siberiano, con massimi barici di oltre 1060 hpa posizionati fra gli Urali meridionali e il nord del Kazakistan, sta contribuendo ad arrestare quasi del tutto il flusso perturbato atlantico in ingresso dal vicino Atlantico, deviandolo bruscamente verso nord, in direzione dell’Europa centro-orientale. La presenza di una vasta area caratterizzata da geopotenziali in quota piuttosto elevati, fra la Russia europea, l’Ucraina e la Romania, inoltre sta facendo deflettere il flusso principale nella libera atmosfera verso nord, favorendo così l’attivazione di un tiepido e umido flusso dai quadranti meridionali che dal bacino centro-occidentale del Mediterraneo risale fin verso l’Europa centrale. L’aria mite che risale dalle latitudini mediterranee sarà pure ricca di umidità, quindi in grado di arrecare precipitazioni anche piuttosto intense, specie sulle nostre regioni nord-occidentali e sulle zone pedemontane dell’alto Piemonte e dell’alta Lombardia, soggette all’intenso “forcing” di origine orografica eretto dai rilievi delle Prealpi.
Se a questo aggiungiamo l’avvicinamento dalla Spagna di un sistema frontale piuttosto intenso, collegato ad una latente circolazione depressionaria che si spingerà col proprio centro di massa sopra la Spagna centro-settentrionale, l’ondata di maltempo che coinvolgerà gran parte delle regioni settentrionali potrebbe farsi davvero intensa, data la presenza nei bassi strati di una umida circolazione dai quadranti meridionali (pre-frontale) che tende ad impattare lungo l’Appennino Ligure e sui rilievi prealpini. Questo flusso di aria particolarmente umida e calda a contatto con i primi contrafforti montuosi tende a salire bruscamente verso l’alto, favorendo la saturazione dell’umidità contenuta in essa in imponente annuvolamenti cumuliformi che danno la stura a piogge diffuse, rovesci e a fenomeni di stampo temporalesco attorno il Golfo di Genova.
Lungo il margine più occidentale di questo flusso caldo e umido pre-frontale vanno a confluire le umide correnti sud-occidentali che fuoriescono dal ramo ascendente del sistema frontale, ora attestato al traverso della Francia meridionale e dell’Italia nord-occidentale. Il richiamo di una fresca ventilazione orientale nei bassi strati sulla pianura Padana, incentivato dallo sviluppo di un minimo barico al suolo, purtroppo favorirà l’attivazione di modesti venti di caduta da Nord e N-NE lungo le vallate e le coste dell’imperiese e del savonese, i quali tenderanno a scontrarsi e a convergere con i più caldi e umidissimi venti da SE e S-SE che dall’alto Tirreno risalgono il mar Ligure, spingendosi fin sulle coste dello spezzino e del Golfo di Genova, costringendo quest’ultimi a salire verso l’alto, condensandosi in imponenti “torri di vapore” (cumulonembi) che scaricheranno piogge intense.

La formazione di questa caratteristica linea di convergenza venti al suolo, fra le correnti di greco e tramontana in uscita dalle vallate della Riviera di Ponente e quelle di scirocco che risalgono fino alle coste della città di Genova, sommandosi all’ingresso di una moderata avvezione di aria fredda nella libera atmosfera, produrrà lungo il mar Ligure un marcato “forcing” convettivo che potrebbe favorire lo sviluppo di intensi rovesci e temporali, pronti a concentrarsi proprio sul genovesato e nell’area del capoluogo ligure. Anche se a partire dalla prossima serata i rovesci e i temporali prodotti da questa linea di confluenza venti, a causa di un rinforzo dei venti sciroccali fra l’Arcipelago Toscano e il mar Ligure, dovrebbero traslare verso la Riviera di Ponente, interessando sia il genovesato orientale che buona parte del savonese, con piogge persistenti, rovesci e pure dei temporali, localmente anche di moderata o forte intensità.
Ma oltre alla Liguria precipitazioni piuttosto intense e persistenti nei prossimi giorni interesseranno pure la Valle d’Aosta, dove nevicherà solo al di sopra dei 1800 metri, l’alto Piemonte e il nord-ovest della Lombardia, con accumuli pluviometrici anche significativi lungo le aree pedemontane. Proprio nella giornata domani il ramo più attivo del sistema frontale, seguito dall’avvezione fredda in quota che esalterà il “gradiente termico verticale” (favorendo lo sviluppo dei moti convettivi), apporterà piogge diffuse e rovesci fra Piemonte, Lombardia ed Emilia occidentale, con apporti pluviometrici che potrebbero risultare anche piuttosto abbondanti lungo le zone pedemontane di Piemonte, Lombardia, grazie al notevole “forcing” orografico esercitato dai rilievi prealpini all’umido flusso dai quadranti meridionali.
Mentre in quota sulle Alpi centro-occidentali, al di sopra dei 1800-2000 metri, sono attese nevicate piuttosto abbondanti, che rimpingueranno di bianco le principali cime. Da notare una piccola curiosità. Queste masse d’aria piuttosto miti e molto umide, richiamate sulle nostre regioni di nord-ovest dalla circolazione depressionaria in isolamento sulla Spagna, dopo aver scaricato tutte le precipitazioni sull’Italia settentrionale saranno costrette a valicare la catena alpina, scivolando e incanalandosi lungo i fondovalle della Svizzera e della Baviera, dove la massa d’aria, già in origine calda, tende ulteriormente a riscaldarsi per la compressione adiabatica, raggiungendo le regioni della Mitteleuropa come un vento piuttosto caldo che determina delle brusche impennate dei valori termici. Di solito questo tipo di favonio si avverte a nord del traforo del San Gottardo, interessando il territorio svizzero e tedesco. Intanto ecco le pagine utili per monitorare la situazione in tempo reale:
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