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Allerta Meteo per Mari e Venti: bufera di gelida bora in arrivo al centro-nord, raffiche molto intense fino a 100 km/h

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Allerta Meteo – L’elongazione degli elementi più orientali dell’anticiclone delle Azzorre in direzione della Polonia e del mar Baltico, con massimi di oltre i 1035 hpa tra il nord della Francia e la Germania settentrionale, sta favorendo lo sviluppo della tipica configurazione che attiva forti venti di bora e grecale sulle nostre regioni centro-settentrionali. Difatti, questo robusto promontorio anticiclonico, disteso sull’Europa centrale, con massimi barici a nord delle Alpi, contrastando con la depressione in azione sul basso Tirreno, con valori di circa 1002 hpa, già a partire dalla prossima serata attiverà forti venti di bora che cominceranno a spirare sul Golfo di Trieste e su tutto l’alto Adriatico, con raffiche capaci di sfondare la soglia dei 100 km/h sulla città di Trieste. In realtà già da stanotte bisognerà fare molta attenzione alla bora che andrà a rafforzarsi sulla città di Trieste, spirando a carattere burrascoso sull’Adriatico settentrionale, con la classica componente da E-NE che raggiungerà il Friuli, le coste del Veneto e la Romagna, eccedendo la soglia d’attenzione. L’infittimento delle isobare al traverso dei mari italiani agevolerà lo sfondamento di un nucleo di aria fredda, ma anche molto densa e pesante, d’estrazione polare continentale, che si spingerà verso le nostre regioni settentrionali, venendo accompagnato da forti venti di bora e grecale fra Golfo di Trieste, dove domani si raggiungeranno punte di oltre 100-120 km/h, Adriatico settentrionale, mar Ligure e alto Tirreno. Lo sfondamento, ”forzato”, dell’aria fredda dai “valichi” delle Alpi Dinariche, a partire dalla prossima notte, attiverà forti burrasche capaci di raggiungere persino forza 8-9 Beaufort.

wind10m_G_web_39Si produrrà una ventilazione molto forte capace di creare tanti disagi ai trasporti marittimi e aeroportuali (e non solo). Come Trieste anche le coste liguri e quelle toscane, soprattutto pisano, livornese e grossetano, dalla mattinata di domani rischiano di essere spazzate da venti molto forti di caduta dalle vallate dell’Appennino, fino a 80-90 km/h, in grado di arrecare non pochi disagi e persino danni, per alberi sradicati, cartelloni pubblicitari e pali della pubblica illuminazione divelti dalle folate più intense.

wind10m_A_web_44Le forti burrasche di bora e grecale verranno ulteriormente rafforzate, soprattutto fra il Golfo di Trieste e le coste della Toscana, dall’approfondimento, sul basso Tirreno, della profonda depressione extratropicale, a carattere freddo, derivata dallo scivolamento sul Mediterraneo centrale di un nucleo di vorticità positiva in quota sospinto dal ramo discendente del “getto polare” che affonderà temporaneamente fra le Baleari e la Sardegna. L’isolamento e l’approfondimento di questa ciclogenesi che contrasterà, più a nord, con l’imponente promontorio anticiclonico azzorriano, il quale presenterà massimi di 1035 hpa fra il nord della Francia, il Belgio, l’Olanda e il nord della Germania, determinerà una forte compressione del “gradiente barico orizzontale” che andrà a chiudersi sulle regioni settentrionali italiane, richiamando un impetuoso flusso da NE e E-NE che eccederà la soglia d’attenzione su gran parte delle nostre regioni nella giornata di domani.

wind10m_A_web_33La circolazione depressionaria, con minimo barico al suolo stimato sui 1002-1000 hpa, sul basso Tirreno, determinerà un netto infittimento delle isobare sopra buona parte del territorio nazionale. Tra l’Europa centrale, dove si distenderà l’anticiclone delle Azzorere con un cuneo disposto verso il mar Baltico e la Polonia, e il bacino centrale del Mediterraneo, sede della profonda circolazione depressionaria, si verrà a creare un notevole “gradiente barico orizzontale” (notevoli differenze di pressione) che causerà una consistente intensificazione della già sostenuta ventilazione dai quadranti nord-orientali, con l’attivazione di burrascosi venti di bora lungo tutto l’alto Adriatico, forte grecale sulle coste toscane e sull’alto Tirreno, mentre forti venti di grecale e tramontana, nel corso della tarda mattinata di domani, si verseranno fra mar Ligure, mar di Corsica, mar di Sardegna e su buona parte del Tirreno occidentale, investendo in pieno anche la Sardegna, con intense raffiche da N-NE e Nord, con picchi di oltre i 70-80 km/h sulle coste orientali dell‘isola, nei punti meglio esposti. Nel corso della mattinata di domani sul Golfo di Trieste, come sull’Istria, le raffiche di bora, in discesa dall’altopiano del Carso tramite il valico di Postumia, rischiano di farsi davvero molto forti, per non dire violente, con picchi superiori ai 120-130 km/h.

wind10m_A_web_33Nell’area carsica il vento che si incanala tra il monte Nevoso e i rilievi sloveni, a causa delle grandi differenze termiche che si registrano tra l’altopiano del Carso, molto più freddo, e le aree marittime della Venezia Giulia, più temperate, si rinforza notevolmente è arriva a spirare in modo anche violento e turbolento, con raffiche capaci si sfondare la soglia dei 130 km/h. Su Trieste tornerà a spirare una bora particolarmente impetuosa e costante che causerà non pochi problemi e disagi, specie alla navigazione marittima. Ma gli effetti della bora, a causa del fitto “gradiente barico orizzontale” disposto con dei propri massimi al traverso dell’alto Adriatico, si avvertiranno in Friuli, sulle coste venete e le Venezie, come in Romagna e sui litorali più settentrionali della costa marchigiana, con raffiche fino a 60-70 km/h nei punti meglio esposti. Una volta approdati sulla terraferma i forti venti da E-NE e NE scavalcheranno molto rapidamente l’Appennino Tosco-Emiliano, causando intenso “scaccianeve” su tutta l’area appenninica recentemente innevata, per tuffarsi sulle coste liguri e in Toscana sotto forma di forti raffiche di grecale e tramontana, in grado di superare la soglia d’attenzione. Dopo aver oltrepassato il crinale appenninico le forti raffiche di grecale, nella mattinata di domani, incanalandosi lungo le vallate di sottovento presenti sul territorio toscano, verranno ulteriormente “amplificate” dall’effetto “channelling” che creerà autentiche bufere di vento, con raffiche che localmente potranno sfondare la soglia dei 90-100 km/h.

swh_H_web_37Specialmente tra il pistoiese, il pratese, il fiorentino ed il livornese, dove si potrebbero verificare delle forti burrasche con temporanei rinforzi di tempesta per qualche ora, specialmente durante la mattinata di domani. Sulle coste liguri, come su Genova, si alzerà una intensa tramontana che sferzerà con forti raffiche di caduta tutta la costa savonese e l’imperiese, dove localmente si toccheranno punte di oltre gli 80-90 km/h. La forte ventilazione nord-orientale dovrebbe attenuarsi lentamente non prima della serata di domani, pur rimanendo al di là della soglia d’attenzione. L’arrivo di queste burrasche di bora e di grecale, già a partire dalle prossime ore, causerà un aumento del moto ondoso, cominciando proprio dal medio-alto Adriatico che dalla nottata si mostrerà ben agitato, con onde alte più di 3.0-3.5 metri che si dirigeranno verso le coste venete, romagnole e marchigiane, determinando delle rumorose mareggiate.

1222327488-bora_miramareMa nelle giornata di domani, con l’ulteriore intensificazione della bora che raggiungerà forza 9-10 Beaufort lungo le coste dell’Istria e della Dalmazia settentrionale, sull’alto Adriatico si svilupperanno onde di “mare vivo” davvero alte per gli standard di questo bacino che origineranno forti mareggiate, con particolare riferimento per il tratto di costa compreso fra il ravvenate e il pesarese, dove giungeranno imponenti ondate, con “Run-Up” che potrebbero raggiungere punte di ben 4.0-5.0 metri. Ma l’intensa ventilazione nord-orientale da domani renderà da molto mosso fino ad agitato anche il settore più occidentale del medio-alto Tirreno, in prossimità delle coste di Corsica e Sardegna, e il mar di Corsica a largo, che potrà presentarsi pure molto agitato, con onde alte anche più di 4.0 metri, pronte a propagarsi in direzione delle Baleari. Nel corso della giornata di domani mareggiate e risacche sono attese anche lungo le coste della Sardegna orientale, dove giungeranno marosi da NE alti più di 3.0 metri. Il moto ondoso, sui mari che circondano l’Italia, andrà a scadere nella giornata di mercoledì, quando sia sul medio-alto Tirreno che sull’Adriatico centro-settentrionale si attiverà una onda lunga da NE, in lenta scaduta.

Ecco le pagine utili per seguirle in tempo reale:

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