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Allerta Mari & Venti: bufera di scirocco in arrivo sull’Italia, attese mareggiate sulle coste ioniche

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Uno degli elementi salienti che caratterizzerà negativamente il weekend sarà proprio il forte vento di scirocco che già a partire dalle prossime ore sferzerà con forza buona parte delle nostre regioni centro-settentrionali, con raffiche di picco che localmente potranno raggiungere l’intensità di tempesta. Già in queste parte dell’aria fredda, di tipo polare marittima, che si riversando fra la Spagna e il Portogallo, comincerà a penetrare nel Mediterraneo occidentale attraverso la valle dell’Ebro. L’aria umida e fredda che affluisce da NO, dopo aver aggirato la barriera orografica eretta dai Pirenei, tramite la valle dell’Ebro, sfogherà sul Mediterraneo verso le coste della Spagna orientale. Traboccando sul Mediterraneo l’aria fredda di origine atlantica tende ad impattare contro i rilievi delle isole Baleari, in particolare quelli dell’isola grande di Maiorca, generando una circolazione ciclonica a mesoscala che tende rapidamente ad approfondirsi per merito dell’interazione tra la massa d’aria umida e fredda di origine atlantica e quella molto più mite preesistente sul Mediterraneo.

39Dopo essersi strutturata nei medi e bassi strati, presentando dei massimi di vorticità positiva isolati dal flusso perturbato principale alla base dell’asse di saccatura, questa giovane e profonda ciclogenesi, nel corso del pomeriggio odierno, tenderà a spostarsi verso est/nord-est, avvicinandosi progressivamente alla Sardegna. Questa giovane e profonda ciclogenesi, con un minimo barico pronto a scendere al di sotto dei 992 hpa, avvicinandosi verso i mari italiani contribuirà a comprimere il “gradiente barico orizzontale” fra il Mediterraneo centrale, i Balcani e la Grecia.

06Nel corso della giornata di domani la circolazione ciclonica, fortemente “baroclina”, spiraleggiando sul mar di Sardegna, associandosi ad un intenso nucleo di vorticità positiva isoentropica, favorirà la formazione di un nuovo minimo depressionario alla mesoscala proprio a ridosso delle coste tunisine. Una sorta di minimo gemello che domenica assorbirà la circolazione ciclonica principale originaria, infittendo così le isobare al traverso dei mari italiani. Il risultato di tale processo porta all’infittimento delle isobare sul Mediterraneo centro-occidentale (fra Spagna e Grecia), con la conseguente intensificazione dello scirocco fra mar Tirreno, Ionio e Adriatico.

23Bisogna anche tenere presente che l’evoluzione verso levante della ciclogenesi verrà ostacolata ad est dalla strutturazione di un solido promontorio anticiclonico di blocco, che dall’entroterra egiziano si estenderà verso la Turchia, il bacino del mar Nero e il sud della Russia, ergendo una cupola altopressoria che esalterà ulteriormente il già intenso “gradiente barico orizzontale”. L’Italia, trovandosi ai margini fra le due grandi figure bariche appena enunciate, subirà gli effetti maggiori, trovandosi sotto un consistente “gradiente barico orizzontale” che terra vita ad una forte ventilazione meridionale, che dall’entroterra nord-africano si muoverà fin verso il medio Tirreno, lo Ionio e l’intero bacino adriatico.

27Il sensibile infittimento delle isobare sui mari meridionali italiani rafforzerà il già presente flusso sciroccale nei bassi strati, attivando già dalla serata odierna le prime burrasche da S-SE sul settore orientale del basso Tirreno che risaliranno verso le coste della Campania e del Lazio. Nella giornata di domani l’inasprimento del divario barico tra i Balcani e il Mediterraneo centro-occidentale darà ulteriore enfasi al flusso sciroccale che risalirà molto velocemente lo Ionio e il settore più orientale del medio-basso Tirreno, con forti burrasche e rinforzi di tempesta, fino a forza 8-9 Beaufort, localmente anche punte fino a forza 10 Beaufort sull’alto Ionio e Golfo di Taranto, con raffiche che in mare aperto e nei punti maggiormente aperti delle coste potrebbero superare la fatidica soglia dei 100 km/h.

domenica mattinaNel corso della giornata di domani questo minimo alla mesoscala comincerà a risalire verso nord, spostandosi verso il settore più occidentale del medio Tirreno. Il graduale spostamento verso il Tirreno di questa nuova depressione enfatizzerà l’infittimento delle isobare sullo Ionio agevolando l’attivazione di forti burrasche di scirocco che dal deserto della Cirenaica e persino dall’entroterra desertico dell’Egitto occidentale risaliranno in direzione del mar Libico e dello Ionio, acquistando ulteriore intensità nel tratto di mare ad est della Sicilia e fra il Canale d’Otranto e il medio-basso Adriatico, con una componente prevalentemente sud-orientale che raggiungerà le coste del messinese, la Calabria ionica e la Puglia, dove dal pomeriggio di domani subentreranno venti forti, che potranno toccare punte di oltre gli 80-90 km/h, anche se localmente si andrà anche sopra i 100 km/h sulle coste della Calabria ionica e del Salento nel corso del pomeriggio/sera di domani.

domenica mattina windDopo aver sferzato il Salento, con autentiche bufere di vento attese fra leccese, brindisino e tarantino, il flusso sciroccale supererà il Canale d’Otranto per “canalizzarsi” lungo tutto l’Adriatico, allineandosi all’asse dell’intero bacino, spirando fino alle coste della Dalmazia.

wind10m_H_web_50Difatti nella giornata odierna l’inasprimento del divario barico tra i Balcani e il Mediterraneo centrale darà ulteriore enfasi al flusso sciroccale che risalirà l’Adriatico, attivando delle intense burrasche, a largo delle coste della Dalmazia, che si propagheranno fino alle coste dalmate, con venti da S-SE e SE che toccheranno i 60-70 km/h e picchi localmente superiori agli 80 km/h in mare aperto, nel tratto antistante il Montenegro e la Dalmazia.

31Parte del flusso sciroccale raggiungerà le coste di Romagna e Veneto, sotto forma di intensi venti da E-SE, Est ed E-NE che dalla serata di domani dall’alto Adriatico spireranno su gran parte della Romagna, estendendosi a parte della bassa pianura del Veneto e a quella emiliana, dove irromperà una sostenuta ventilazione orientale nei bassi strati che si spingerà fino all’Emilia occidentale e all’est della Lombardia. L’intensa ventilazione si attenuerà progressivamente già nel corso della successiva nottata, fra domani e lunedì, rimanendo piuttosto intensa solo sull’Adriatico, nel tratto antistante le coste croate.

mareggiate-4-300x300Mari molto agitati fino a localmente grosso lo Ionio

L’intenso flusso sud-orientale, che dall’entroterra libico risalirà fin verso le nostre regioni più meridionali, si estenderà su un ampio tratto di mare, che dal Golfo della Sirte si allunga fino alle coste della Sicilia orientale e della Calabria ionica, sollevando un imponente moto ondoso, con marosi alti anche più di 4.0-5.0 metri in mare aperto. Il “Fetch” (lo spazio di mare su cui soffia il vento) piuttosto ampio, come capita sovente nei flussi sciroccali, esteso dal Golfo della Sirte fino alle coste della Calabria ionica e al Golfo di Taranto, determinerà le condizioni ideali per la formazione di un moto ondoso piuttosto imponente, con onde ben formate che risaliranno velocemente l’intero Ionio, dirigendosi verso le esposte coste della Sicilia orientale e Calabria ionica.

swh_E_web_52Essendo piuttosto esteso, dalle coste della Cirenaica fino allo Ionio, agevolerà di conseguenza la genesi di onde di “mare vivo” veramente alte, che raggiungeranno “Run-Up” veramente significativi. Lo sviluppo di queste ondate cosi grandi, su tutto l’alto Ionio e lungo il Golfo di Taranto, verrà favorito non tanto dalla forza del “gradiente barico orizzontale” che innescherà l’intensa sciroccata sullo Ionio, in mare aperto, quanto dal “Fetch” (lo spazio di mare su cui spira il forte vento) piuttosto esteso su un ampio tratto di mare che dalle coste della Cirenaica si estenderà fino alle coste del Salento e della Calabria ionica.

Immagine esemplificativa
Immagine esemplificativa

Il “Fetch” è un parametro fondamentale per valutare la potenza e l’intensità del moto ondoso che verrà innescato dalla formazione di una burrasca o una tempesta di vento. L’altezza delle onde non dipende solo dall’intensità del vento, ma anche dall’estensione dello spazio di mare su cui esso agisce. Più questo sarà ampio maggiori saranno le probabilità di vedere un moto ondoso più consistente e impetuoso, capace di immagazzinare enormi quantità di energia. In presenza di venti di burrasca e di un “Fetch” molto esteso, per centinaia di miglia, allora siamo certi di trovarci di fronte ad una consistente mareggiata, in grado di arrecare danni significativi sulle aree costiere esposte, già pesantemente vulnerate dal fenomeno dell’erosione. Queste ondate di “mare vivo”, non incontrando alcun tipo di ostacolo durante il loro cammino, si propagheranno in direzione dei litorali ionici di Sicilia e Calabria, sospingendosi su questi in ondate rifratte da SE che raggiungeranno la fascia costiera, con “Run-Up” alti anche più di 5.0-6.0 metri, specie fra il messinese e il reggino ionico, ed il catanzarese e crotonese, aperto alle imponenti onde sollevate dallo scirocco.

mareggiate (10)Su questi tratti di costa le ondate arriveranno ben formate e con i massimi “Run-Up”, data l’estensione del “Fetch” e la vicinanza delle burrasche alla costa. Srotolando su tratti di costa già seriamente vulnerati dall’erosione, cagioneranno purtroppo danni ingenti lungo i rispettivi lungomari dei comuni ionici di Calabria e del Salento. I marosi, con la loro forza, ripuliranno i fondali, rimuovendo una gran quantità di detriti sabbiosi.

mareggiata Calabria ionicaUna parte di queste grosse ondate muovendosi verso l’alto Ionio, entreranno sul Golfo di Taranto e sul Canale d’Otranto attraverso imponenti onde di “mare vivo” da SE, alte più di 4.0-5.0 metri, ma con “Run-Up” che potranno oltrepassare i 6.0 metri a largo della Calabria ionica. Onde lunghe rifratte, alte anche più di 4.0 metri, si propagheranno anche lungo l’imboccatura sud dello Stretto di Messina, determinando non pochi disagi alla navigazione marittima.

mareggiataMa la potente sciroccata, con un intenso flusso da SE e S-SE pronto ad canalizzarsi lungo l’intero asse del bacino adriatico, solleverà un imponente moto ondoso anche sull’Adriatico, con lo sviluppo di ondate alte anche più di 4.0 metri sul medio-alto Adriatico, in mare aperto. Queste ondate si muoveranno verso le coste della Dalmazia, originando su queste delle mareggiate. Ma onde rifratte da SE e E-SE risaliranno verso le coste di Romagna e Veneto, attivando possenti mareggiate dal riminese fino alla costa veneziana, con conseguenti danni e disagi nei tratti di litorale già esposti al fenomeno dell’erosione.

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