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Allerta Meteo: esplosiva ciclogenesi attiverà una tempesta di maestrale, forti mareggiate in arrivo al Centro/Sud

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L’elemento meteorologico saliente della prossima settimana sarà rappresentato proprio dal vento forte che già a partire dal pomeriggio di domani spazzerà con forza il mar di Corsica, mar di Sardegna e le Bocche di Bonifacio, con raffiche particolarmente violente che potranno raggiungere picchi anche di oltre 120-130 km/h nei punti meglio esposti della costa occidentale corsa e del sassarese e oristanese. La tempesta di maestrale che domani si attiverà fra il Golfo del Leone e il mar di Corsica e mar di Sardegna, verrà attivata dall’ingresso, tramite la valle del Rodano, sul bacino centrale del Mediterraneo, di un nucleo di aria fredda, di tipo polare marittima, in scivolamento dall’Atlantico britannico. Lo sfondamento del nucleo di aria fredda polare marittima dalla porta di Carcassonne e dal Rodano già dal primo pomeriggio di domani attiverà vere e proprie bufere di maestrale che causeranno un sensibile rinvigorimento del moto ondoso (mari da agitati a molto agitati) e l’interruzione dei collegamenti marittimi con le isole minori.

23L’ingresso dell’aria fredda in discesa dall’Atlantico andrà ad alimentare un minimo depressionario relativo che dal sud della Francia scivolerà molto velocemente verso il Tirreno centrale e le coste del Lazio, approfondendosi sensibilmente, fino a raggiungere un valore di 994 hpa nel corso della serata di domani. Il rapido approfondimento di questa ciclogenesi attorno le regioni centrali italiane rischia di produrre anche il “vento Isallobarico”, che solitamente si manifesta in aree ben più ampie, fra i 500 e i 1000 km, quando si succedono repentini abbassamenti della pressione barometrica (-15 hpa in 6 ore) seguiti da improvvisi rialzi della stessa, legati al ciclo di una ciclogenesi “esplosiva”.

25In questi casi il “vento Isallobarico”, sommandosi al vento di “gradiente”, può dare origine a brevi ma fortissime tempeste di vento che si localizzano nelle aree dove si posizionano i massimi del “gradiente barico”. L’approfondimento di questo ciclone exratropicale enfatizzerà l’infittimento delle isobare che si verrà a realizzare fra l’Italia e la Spagna, attivando così le prime burrasche da O-NO e NO, in uscita dal delta del Rodano, che cominceranno ad aprirsi a ventaglio sul Mediterraneo, propagandosi molto rapidamente verso il mar di Corsica, il mar di Sardegna, Canale di Sardegna, per poi piegare più verso O-NO e Ovest a ridosso dell’omonima isola, penetrando attraverso sostenute burrasche dai quadranti occidentali in direzione del Canale di Sicilia e del settore più occidentale del basso Tirreno.

wind10m_H_web_39Il rapido tracollo della pressione barometrica atteso nel corso della serata di domani potrebbe far acquistare ulteriore velocità ai già forti venti di maestrale in uscita dal Rodano, specialmente fra il Golfo del Leone, il mar di Corsica e il mare di Sardegna, dove nella fase clou si potrebbe raggiungere forza 9-10 Beaufort, con raffiche capaci di raggiungere punte di oltre 120-130 km/h. Difatti nel corso della nottata successiva, grazie alla traslazione dei massimi di “gradiente barico” in prossimità del Canale di Sicilia e sul basso Tirreno, le intense burrasche da O-NO cominceranno a spingersi sul Canale di Sicilia, interessando anche il basso Tirreno e la Sicilia, che verrà sferzata da forti correnti occidentali che diverranno particolarmente impetuose fra il trapanese, il palermitano, il messinese e il litorale agrigentino, dove si potranno misurare picchi di oltre i 70 km/h (localmente anche più di 80 km/h sui litorali della Sicilia settentrionale).

v10m_015Ma i venti più intensi investiranno il mar di Sardegna, il Canale di Sardegna e il basso Tirreno, lì dove per buona parte del giorno il furioso vento di maestrale spirerà oltre forza 8-9 della scala Beaufort, con raffiche in grado di toccare i 100-120 km/h sulle coste più occidentali del sassarese e oristanese (in particolare nell’area di Capo Caccia particolarmente esposte alle tempeste di maestrale) e picchi sopra gli 80 km/h fra il palermitano e il messinese tirrenico. Nel corso della mattinata di martedì 7 marzo i forti venti da Ovest e O-NO che investiranno la Sicilia e il basso Tirreno si sposteranno velocissimamente sullo Ionio e lungo il mar Libico, dove si alzeranno delle burrasche che daranno molto fastidio alla navigazione marittima, rendendo agitati a largo questi bacini.

wind10m_H_web_41Con l’allontanamento della profonda depressione sullo Ionio i forti venti da NO tenderanno a ruotare da N-NO e Nord, spirando ancora ben oltre la soglia d’attenzione fra basso Tirreno, Canale di Sicilia e Ionio, con raffiche che potranno lambire i 70 km/h lungo le coste della Sicilia settentrionale e gli 80 km/h fra il Canale di Sicilia e lo Ionio, dove l’intensa ventilazione da N-NO e Nord sarà attivata dal forte “gradiente barico orizzontale” presente lungo il margine più occidentale della circolazione depressionaria.

wind10m_H_web_44Per vedere una sensibile attenuazione della sostenuta ventilazione bisognerà attendere fino alla giornata di giovedì, quando il graduale allentamento del “gradiente barico orizzontale” sui mari che circondano le nostre due isole maggiori favorirà un’attenuazione della ventilazione. I fortissimi venti di maestrale e ponente che da domani investiranno i mari e i Canali attorno Sardegna e Sicilia, oltre a gran parte del medio-basso Tirreno, provocheranno un rapido incremento del moto ondoso, sollevando un imponente moto ondoso, molto insidioso per la navigazione marittima.

14Già dal tardo pomeriggio di domani, quando dal Rodano inizieranno ad affluire le prime burrasche da NO, il mar di Corsica, mar di Sardegna, ed in seguito pure il Canale di Sardegna e il Tirreno centro-meridionali, passeranno da molto mossi (forza 4) ad agitati (forza 5), fino a molto agitati (forza 6) a largo. Ma dalla nottata di domani, quando le intense burrasche si propagheranno al Canale di Sicilia e al basso Tirreno in serata, presentando un “Fetch” (spazio di mare su cui soffia il vento) piuttosto esteso, il mar di Sardegna, Canale di Sardegna, e in seguito pure il Canale di Sicilia, da molto agitati (forza 6) diverranno grossi (forza 7) a largo, in particolare nel tratto antistante le coste occidentali della Sardegna e le coste settentrionali dell’Algeria orientale e la Tunisia.

swh_H_web_43Proprio qui i venti davvero impetuosi, che potranno superare forza 9-10 sulla scala Beaufort (come intensità media), alzeranno delle onde di “mare vivo” davvero alte, che oltrepasseranno i 5.0-6.0 metri, con “Run-Up” di gran lunga superiori, anche ben oltre i 7 metri di altezza in mare aperto. L’esteso “Fetch”, dal Golfo del Leone fino alle coste algerine e tunisine, favorirà la formazione di onde ripide e molto insidiose per la navigazione marittima, pronte ad estendersi dal pomeriggio al Canale di Sardegna e Canale di Sicilia, dove il mare diverrà agitato, fino a molto agitato (forza 6) o grosso (forza 7) martedì, con onde che supereranno i 5.0-6.0 metri di altezza.

maestrale in sardegnaMareggiate di una certa intensità sono attese dalle prossime ore sulle coste sud-occidentali della Sardegna, in particolare sulle coste occidentali delle isole di San Pietro e Sant’Antioco, e dalla mattinata di martedì pure sulle coste della Sicilia occidentale, del messinese tirrenico e di tutta la Calabria tirrenica, con l’irrompere di ondate ben formate e alte anche più di 4.0-5.0 metri, ma con “Run-Up” fino a 6.0 metri sul settore occidentale del basso Tirreno. Gran parte delle onde prodotte dalla maestralata, in uscita dal Golfo del Leone, dopo aver attraversato mar di Corsica e mar di Sardegna, tenderanno a spingersi verso le coste dell’Algeria orientale e del nord della Tunisia, dove nella giornata di martedì sono attese forti mareggiate, specie nel tratto compreso fra Bejaia e Biserta. In questa tratto di costa l’impeto dei marosi sarà tale da produrre persino dei danni nelle aree già esposte al fenomeno dell’erosione costiera.  Intanto ecco le pagine utili per seguire la situazione meteo in tempo reale:

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