Dopo aver interessato l’Italia, apportando una intensa ma breve ondata di maltempo, caratterizzata da piogge anche abbondanti e forti venti, il profondo ciclone extratropicale sceso fin sotto i 983 hpa, denominato “Gaby” dall’ufficio meteorologico dell’Università di Berlino, si sta spostando, con la sua immensa “Warm Conveyor Belt”, in direzione della Grecia e del mar Egeo. Spostandosi verso l’Egeo più settentrionale la circolazione depressionaria, ormai in gran parte occlusa nei bassi strati, tenderà gradualmente a colmarsi.
Al tempo stesso, lungo il margine più occidentale della suddetta “Warm Conveyor Belt”, ormai giunta sull’Ucraina, la risalita del ramo ascendente del “getto polare”, con massimi di velocità che transiteranno sopra il mar Nero, l’est dell’Ucraina e il sud della Russia europea, favorirà lo sviluppo di un’area di vorticità positiva che evolverà rapidamente in una nuova ciclogenesi, con un minimo barico al suolo in fase di isolamento sul settore più occidentale del bacino del mar Nero, nel tratto di mare antistante la costa della città di Costanza.
Questa nuova ciclogenesi, sospinta dal ramo ascendente del “getto polare” verso nord-est, nel corso della mattinata tenderà a muoversi verso le coste meridionali dell’Ucraina, nei pressi di Odessa, per poi spostarsi successivamente in direzione degli Oblast’ dell’Ucraina centro-orientale, fra l’Oblast’ di Dnipropetrovs’k e quello di Kharkiv.
Questa nuova ciclogenesi a carattere freddo, accompagnata nei bassi strati da un sistema frontale ormai del tutto in fase di occlusione e da una “Warm Conveyor Belt” di tipo “forward” oramai diretta verso la Russia centro-meridionale, con il suo tappeto di nubi stratiformi, avrà il merito di assorbire i resti dell’ormai ex ciclone “Gaby”, in fase di colmamento sull’Egeo settentrionale, con una circolazione depressionaria attiva solo nella media troposfera.
La “Warm Conveyor Belt”, durante il suo spostamento verso la Russia centro-meridionale, tenderà ad interagire nei bassi strati con una debole e fredda ventilazione dai quadranti orientali che trasporta aria decisamente più fredda, di tipo polare continentale, con un campo termico caratterizzato da valori di poco superiori ai +0°C.
La presenza di questo flusso freddo dai quadranti orientali nei bassi strati contribuirà a far assumere alle precipitazioni della “Warm Conveyor Belt” prevalentemente carattere nevoso fino al piano in buona parte degli Oblast’ della Russia sud-occidentale e sulle pianure dell’Ucraina occidentale, dove in giornata saranno possibili piogge miste a neve e nevicate fino a quote prossime alla pianura, da Leopoli fino a Chernihiv.
Oltre a riassorbire i resti di “Gaby” e a produrre nevicate fino a quote prossime al piano, fra Ucraina e Russia, la nuova depressione, in posizionamento sul territorio ucraino centro-orientale, lungo il suo lato più settentrionale agevolerà anche il richiamo di masse d’aria decisamente più fredde, di stampo polare continentale, che dai bassopiani della Bielorussia e dall’Ucraina occidentale si spingeranno verso la Romania, l’Ungheria, la Croazia, la Bosnia Erzegovina, per poi sfogare in Adriatico attraverso i valichi delle Alpi Dinariche presenti lungo le coste della Dalmazia, sotto forma di sostenuti venti di caduta da NE e N-NE (“venti Catabatici”).
Quest’aria piuttosto fredda proveniente dalle pianure della Bielorussia e dell’Ucraina più occidentale, dopo aver scavalcato i crinali delle Alpi Dinariche, si dipanerà verso le coste di Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, raggiungendo pure il resto delle nostre regioni meridionali, con moderati venti di grecale e tramontana che subiranno locali rinforzi sullo Ionio. Sarà proprio questa fredda ventilazione dai quadranti settentrionali, in uscita dai Balcani, a determinare l’ormai incipiente calo termico che a partire dalle prossime ore interesserà tutto il centro-sud e la Sicilia. Per monitorare la situazione in tempo reale ecco le pagine relative al nowcasting:
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