Con largo anticipo rispetto alla stagione lungo il mar Arabico, nel tratto antistante le coste della Somalia e l’isola yemenita di Socotra, si è già attivato il flusso dell’umido “Monsone estivo di SO” che annuncia l’arrivo delle grandi piogge sul sub-continente indiano. L’umido flusso legato al “Monsone di SO”, rinvigorito dall’approfondimento della vasta depressione termica (valori sui 996 hpa al suolo) che si sta sviluppando fra le pianure del Gange e il Punjab, ha finalmente toccato terra sulle coste dell’India sud-occidentale, portando le prime piogge e i primi forti rovesci sugli stati del Kelara, Mysore. Come ogni anno, l’arrivo del “Monsone di SO”, sugli stati dell’India sud-occidentale, è accompagnato da piogge, forti rovesci di pioggia, a prevalente carattere temporalesco e venti piuttosto sostenuti, sui 40-50 km/h, che tendono a spingerlo ulteriormente verso nord.

Le piogge e i temporali che precedono l’avanzata del monsone estivo nei prossimi giorni dovrebbero iniziare a bagnare anche varie regioni del Maharashtra,Karnataka, Andhra Pradesh e dell’area costiera del Golfo del Bengala. Gli stati centrali e settentrionali invece dovranno aspettare, almeno fino a metà Giugno, per vedere le prime significative precipitazioni legate all’avanzata verso nord dell’umido flusso monsonico sud-occidentale. Considerato che il 55% dei terreni agricoli indiani sono privi di irrigazione, il buon andamento delle piogge monsoniche sono un fattore determinante, in particolare quest’anno per i sette stati meridionali ed occidentali, che si trovano da mesi sotto l’effetto di una dura siccità e che quindi hanno una necessità vitale di ricostituire le scorte idriche.
Ma queste intense precipitazioni, frutto di un considerevole incremento dell’attività convettiva legato alla graduale fluttuazione verso nord del “fronte di convergenza intertropicale” attivo sull’oceano Indiano, rappresentano solo l’antipasto della ventura stagione monsonica dell’estate 2016. Il flusso umido marittimo da SO, proveniente dalle coste settentrionali della Somalia, dopo aver attraversato il mar Arabico, si è notevolmente umidificato, raggiungendo le coste indiane occidentali con una tesa e umida ventilazione da O-SO e SO che ha impattato sul versante occidentale dei rilievi del Ghati, sollevandosi bruscamente verso l’alto e favorendo la formazione di estesi annuvolamenti da “stau” che dato luogo a piogge, rovesci di pioggia e temporali, incrementati dal “forcing” orografico locale.

Le piogge portate dall’umida ventilazione sud-occidentale colpiscono normalmente la costa sud-occidentale del paese il 1 Giugno e si prolungano fino alla fine del mese di Settembre, in qualche caso possono proseguire anche nei primi giorni di Ottobre. Dal punto di vista meteo/climatico la macchina del “Monsone di SO” si comincia a collaudare negli ultimi giorni di Maggio, mese d’avvio della circolazione monsonica.

Difatti l’intenso riscaldamento stagionale del sub-continente indiano, che occorre in coincidenza dei passaggi “zenitali” del sole, ha fatto crollare i valori della pressione barometrica nelle aree interne dell’India settentrionale e nel vicino Pakistan centro-meridionale, generando la profonda depressione termica al suolo, minimo sotto i 994 hpa, che proprio in questo periodo dell’anno comincia a formarsi sopra le grandi pianure del Gange, nell’India settentrionale.

Il “gradiente termico” tra l’altopiano del Tibet e l’India risulta completamente invertito, con temperature sopra l’altopiano tibetano più alte rispetto alla parte meridionale dell’India e all’oceano Indiano, dove sopraggiungono le prime piogge intense che determinano l’abbassamento delle temperature, con l’ammorbidimento della calura. La conseguente formazione di un anticiclone nell’alta troposfera, sulla regione tibetana, genera un’inversione delle correnti nell‘alta troposfera, che da Ovest e O-SO si dispongono dai quadranti orientali.

Nello stesso tempo, con la formazione della depressione termica lungo le pianure del Gange, si origina una sostenuta corrente sud-occidentale che dalle coste della Somalia comincia a spirare con grande vigore verso il mar Arabico e le coste dell’India occidentale. Questa particolare situazione barica accompagna lo spostamento, marcato, verso nord dell’ITCZ sull’oceano Indiano, che si spinge in direzione dell’India, apportando le abbondantissime precipitazioni che caratterizzano la stagione estiva. Le forti precipitazioni che avvengono sulle coste indiane occidentali, sono apportate dalle intense, spesso burrascose, correnti da SO e O-SO, definite con il termine di “getti Somali“, data la loro origine attorno le coste del Corno d’Africa.
Esse vengono richiamate dalla profonda depressione termica che si origina sull‘India settentrionale durante il periodo tardo primaverile (Maggio, Giugno). Queste correnti sud-occidentali sono molto umide a causa del loro passaggio obbligato sulle superfici sub-equatoriali dell‘oceano Indiano. Le piogge si intensificano ulteriormente quando queste correnti, salendo di latitudine verso l’India centro-settentrionale, interagiscono con i primi rilievi himalayani, nel loro moto verso nord-est. Questo è il motivo per cui il settore immediatamente a nord del Golfo del Bengala è noto per avere le più intense precipitazioni del mondo durante la stagione monsonica estiva.

Per questo motivo Cherrapunji, villaggio indiano sulle prime pendici dell’Himalaya, è una tra le località più piovose al mondo, detenendo una media pluviometrica annua di ben 11.777 mm. Inoltre la circolazione depressionaria a bassa quota sull’entroterra indiano fornisce le condizioni favorevoli allo sviluppo di una fitta attività convettiva e delle depressioni tropicali, che propagandosi verso ovest tendono a intensificarsi ulteriormente. Sui territori asiatici meridionali, il forte riscaldamento dai bassi strati, insieme all’aumento della convergenza sugli oceani circostanti, determina un ambiente favorevole allo sviluppo di convezione organizzata. Questo è importante per il continuo mantenimento del “Monsone di SO“.
Nei prossimi giorni il monsone andrà ulteriormente ad intensificarsi, soprattutto sulle coste dell’India occidentale, dal Kelara allo stato del Maharashtra, vista l’interazione fra gli umidi “getti somali” e i rilievi del Ghati occidentale che ergeranno una barriera naturale al flusso da O-SO e SO, addensando nubi molto compatte che daranno luogo a persistenti piogge. In più il “gradiente barico” fra l’oceano Indiano sub-equatoriale e il nord degli stati indiani, dove è collocata la bassa pressione termica nei bassi strati, con valori barici sotto i 995 hpa, favorirà un progressivo rinforzo degli intensi venti da SO e O-SO che in questi giorni sferzeranno le coste somale e il mar Arabico occidentale, con punte sopra i 50-60 km/h, rendendo il mare molto agitato, con onde alte più di 3 metri.
Generalmente un monsone piuttosto forte tende ad intensificare la circolazione meridiana della cella di Hadley, favorendo una espansione fino alle latitudini mediteranee e sud europee degli elementi più settentrionali degli anticicloni sub-tropicali originati sulla regione sahariana. Non per caso proprio nei prossimi giorni, un promontorio anticiclonico, di chiara radice nord-africana, si protenderà verso il bacino centro-occidentale del Mediterraneo grazie alla notevole “Subsidenza” dovuta all’anticiclone libico rinforzato e spostato verso nord dall’intensificarsi della circolazione meridiana di Hadley, diretta conseguenza dell’azione e della progressiva intensificazione dell’umido flusso monsonico sul mare Arabico e la costa somala.
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