Preoccupante escalation del maltempo in vista per l’Italia: nei prossimi giorni continuerà a piovere con forti venti, temporali e mareggiate ma i fenomeni di questi giorni potrebbero essere soltanto un piccolo assaggio degli eventi estremi in arrivo la prossima settimana, tra 15 e 20 febbraio. Gli ultimi aggiornamenti dei principali centri di calcolo, infatti, non solo confermano la possibilità della formazione di un ciclone Mediterraneo nel nostro Paese, ma “raddoppiano”. Sì, i cicloni sull’Italia la prossima settimana potrebbero essere addirittura due.
Il primo dovrebbe formarsi già lunedì 15 febbraio, colpendo l’Italia in modo molto intenso tra lo stesso lunedì e la giornata successiva, martedì 16. Secondo gli ultimi aggiornamenti si tratterebbe di una tempesta molto intensa, con una marcata vampata di caldo al Centro/Sud nella sua fase iniziale, mentre l’aria fredda arriverà successivamente da ovest. Questa ciclogenesi mediterranea, infatti, sarà provocata dall’arrivo di masse d’aria fredde dall’Europa settentrionale verso il Mediterraneo occidentale, con nevicate fino a bassa quota nel nord Africa tra Marocco e Algeria.
L’affondo freddo ad ovest dell’Italia attiverebbe un’intensa risalita d’aria calda proveniente dal deserto del Sahara fin sui Balcani, tramite la Libia. Il ciclone si formerebbe nel mar Tirreno proprio a causa dei contrasti termici tra masse d’aria di temperature e caratteristiche molto differenti. Le conseguenze sul territorio potrebbero essere molto pesanti, con violenti temporali, piogge torrenziali, grandinate, trombe d’aria, venti impetuosi e mareggiate.
E non finirà nei primi giorni della prossima settimana. L’asse perturbato della saccatura continuerà ad alimentarsi di energia fornite dalle acque del mar Mediterraneo e spingerà masse d’aria fredde e perturbate nel cuore del deserto del Sahara, tra Algeria e Tunisia. Così nei giorni successivi, tra mercoledì 17 e giovedì 18, proprio nel nord Africa potrebbe nascere un nuovo ciclone che poi risalirebbe il Mediterraneo centrale e l’Italia fin sui Balcani.
Ancora una volta l’Italia sarebbe preda di fenomeni meteorologici estremi, con molto caldo al centro/sud, più freddo al nord. Ma le temperature assumeranno un ruolo secondario rispetto all’entità del maltempo in arrivo, che potrebbe rivelarsi particolarmente pericoloso nei giorni centrali della prossima settimana su molte Regioni del nostro Paese. Ovviamente è ancora prematuro azzardare previsioni più dettagliate indicando le zone più colpite o ulteriori dettagli sul maltempo, certamente scatta già da adesso il pre-allarme per una situazione estrema, potenzialmente distruttiva. Senza mezze misure, dopo cento giorni senza pioggia e un pazzesco anticiclone che aveva braccato l’Italia tra smog e siccità, ci ritroviamo all’improvviso con il rischio di esondazioni, allagamenti e frane. L’esatto opposto per un clima che sembra non conoscere la moderazione.
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