L’ampia circolazione depressionaria a carattere freddo, con un profondo minimo barico che dalla Svezia tende a traslare verso la Finlandia meridionale, domina lo scenario meteorologico sul vecchio continente, rimanendo pressoché stazionaria. Questa struttura depressionaria si mantiene quasi stazionaria, essendo impossibilitata ad evolvere verso levante, causa la presenza di un promontorio anticiclonico dinamico di blocco che dall’Asia minore si allunga fino alla Russia europea. All’interno di questa ampia circolazione depressionaria circolano diversi “transienti” e di sistemi frontali atlantici, che dal nord Atlantico tendono a spostarsi molto velocemente verso le Isole Britanniche, l’Europa centrale e il Mediterraneo centro-occidentale. Alcuni di questi “transienti”, supportati in quota da elevati valori di vorticità potenziale isoentropica, dopo aver interessato la Spagna e il sud della Francia, nel corso del weekend si spingeranno verso la Sardegna e le nostre regioni tirreniche, determinando condizioni di marcata instabilità, esaltate dal flusso moderatamente “baroclino” che nel frattempo si andrà a strutturare nei medi e bassi strati sul Tirreno e a ridosso delle nostre due Isole Maggiori.
La presenza nei bassi strati di un flusso sud-occidentale, con aria molto mite e carica di umidità, soprattutto a 700 hpa, favorirà la formazione di un marcato “forcing” convettivo che dal mar di Sardegna tenderà a spostarsi verso le regioni tirreniche, dando luogo a rovesci e a temporali, localmente anche intensi. I fenomeni più intensi domani colpiranno le coste della Campania meridionale e quelle dell’alta Calabria tirrenica, dove si potranno verificare fenomeni anche di forte intensità, accompagnati da raffiche di vento e fulminazioni. Il flusso piuttosto umido che accompagnerà il transito di questo “transiente” inoltre determinerà delle precipitazioni anche sulle regioni settentrionali, con nuove nevicate su Alpi e Prealpi, sopra i 700-800 metri.

Anche se localmente, soprattutto all’interno delle valli alpine, non si possono escludere nevicate a quote decisamente più basse per l’afflusso di aria decisamente più fredda, di tipo polare marittima, che comincerà a dilagare sull’Europa centrale, interessando la Francia, la Svizzera e in seguito pure l’Austria. Nella giornata di domenica l’affondo di una nuova vasta saccatura nord atlantica, colma di aria molto fredda di origine polare marittima in scivolamento verso le Isole Britanniche, la Francia e il nord della Spagna, darà origine ad un nuovo peggioramento che interesserà buona parte del territorio nazionale, con particolare riguardo per le regioni tirreniche che vedranno forti rovesci e temporali, a tratti anche localmente intensi.
Difatti, mentre il “transiente” che precedentemente aveva interessato l’Italia tenderà a spostarsi verso i Balcani e l’area carpatica, lo scivolamento sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo del ramo ascendente della saccatura nord-atlantica piloterà in direzione della Sardegna e delle nostre regioni un intenso sistema frontale, preceduto da una marcata avvezione di aria molto mite e umida d’estrazione sub-tropicale continentale che dall’entroterra desertico dell’Algeria orientale e della Libia occidentale si spingerà in direzione della Sicilia e delle nostre regioni più meridionali, con l’attivazione di sostenuti venti dai quadranti meridionali.
Nel frattempo, nel corso della giornata di domenica, l’affondo dell’asse principale della saccatura fin sull’entroterra desertico algerino, con dei massimi di vorticità positiva nella media troposfera che favoriranno lo sviluppo di una ciclogenesi nel tratto di mare antistante la costa algerina e il Canale di Sardegna. L’isolamento di questo giovane ciclogenesi, che dal tratto di costa antistante l’Algeria evolverà verso la Sardegna, contribuirà ad enfatizzare il “gradiente barico orizzontale” fra il Mediterraneo centrale, i Balcani e il bacino orientale del mar Mediterraneo.
Nel corso della serata di domenica il suddetto vortice depressionario, localizzato davanti la Sardegna, tenderà ad approfondirsi ulteriormente. Il risultato di tale processo porterà all’infittimento delle isobare sul Mediterraneo centro-occidentale (fra Spagna e Italia), con la conseguente intensificazione dello scirocco fra mar Tirreno, Ionio e Adriatico. Bisogna anche tenere presente che l’evoluzione verso levante di questa circolazione depressionaria verrà ostacolata ad est dalla strutturazione di un solido promontorio anticiclonico di blocco, che dall’Asia minore si estenderà verso la Russia meridionale, ergendo una cupola altopressoria che esalterà ulteriormente il “gradiente barico orizzontale”, con una conseguente intensificazione della ventilazione da Sud e S-SE, pronta a superare la soglia d’attenzione sullo Ionio.
SABATO 13 FEBBRAIO 2016
Al mattino temporanee schiarite al nord con spazi di sole alternate a nubi in aumento fra Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Al primo mattino residue piogge interesseranno il Friuli Venezia Giulia, il Veneto e le coste della Romagna, ma la tendenza è verso un sostanziale miglioramento. Temporanee schiarite anche interesseranno le regioni centrali, inclusa la Toscana e il Lazio, dove i cieli si manterranno poco nuvolosi o parzialmente nuvolosi. Nubi in aumento sulla Sardegna, mentre condizioni di marcata instabilità interesseranno le regioni tirreniche, con piogge, rovesci e temporali sparsi. I fenomeni più intensi domani colpiranno le coste della Campania meridionale e quelle dell’alta Calabria tirrenica, dove si potranno verificare fenomeni anche di forte intensità, accompagnati da raffiche di vento e fulminazioni. Persisteranno condizioni di variabilità sulle rimanenti regioni, con annuvolamenti alternati ad ampie schiarite.
Nel pomeriggio ulteriore incremento della nuvolosità sulle regioni settentrionali con associate piogge, prevalentemente deboli, che bagneranno il Piemonte, la Liguria, in spostamento verso la Lombardia, il Trentino Alto Adige, il Veneto e il Friuli. Sulle Alpi sono attese nuove nevicate sopra i 700-800 metri. Anche se localmente, soprattutto all’interno delle valli alpine, non si possono escludere nevicate a quote decisamente più basse, specie nelle aree di confine. Nubi in aumento anche su Toscana, Umbria e Lazio, dove si verificheranno delle piogge e qualche breve rovescio, con neve in Appennino, ma sopra i 1100-1200 metri. Dal pomeriggio nuovo peggioramento in Sardegna e sulle regioni del basso Tirreno, con piogge e rovesci che coinvolgeranno dal pomeriggio/sera il nord della Sicilia, la Calabria tirrenica e la Campania. Qualche piovasco bagnerà pure la Puglia.
Al mattino ampie schiarite sulle regioni settentrionali, ma con tendenza a successivo aumento della nuvolosità a partire dalle regioni settentrionali e sulla Liguria, per il passaggio di nubi anche piuttosto compatte. La nuvolosità aumenterà vistosamente anche sulle regioni tirreniche nel corso della tarda mattinata. Ancora residuo maltempo su Basilicata e Calabria tirrenica e sulla Sicilia orientale, dove si verificheranno piogge e rovesci. Maggiori schiarite sulle rimanenti regioni ma inframmezzate al passaggio di annuvolamenti anche piuttosto compatti.
Nel pomeriggio nuovo aumento della copertura nuvolosa sulle regioni settentrionali, con piogge che dapprima investiranno il levante ligure, l’Emilia e la Lombardia meridionale, estendendosi successivamente al Veneto e alla Romagna. Deboli nevicate sono attese sulle Alpi a partire dai 500-600 metri. Peggiora pure sulle regioni tirreniche con piogge e rovesci sparsi che si propagheranno all’Umbria, Marche e Abruzzo. Neve sull’Appennino sopra i 1300 metri. Ancora maltempo sulle coste della Campania e della Basilicata tirrenica, con rovesci e temporali sparsi che localmente potranno risultare anche piuttosto intensi. Graduale attenuazione dei fenomeni sul resto del meridione, con l’avanzare di maggiori schiarite da ovest.
TEMPERATURE
Sono attese in diminuzione sulle regioni settentrionali, in aumento al sud e sulla Sicilia.
VENTI
Domani soffieranno ancora piuttosto sostenuti dai quadranti occidentali, presentando locali rinforzi da O-SO sul basso Tirreno e in prossimità delle coste di Campania e Calabria tirrenica. Domenica la ventilazione ruoterà dai quadranti meridionali intensificandosi sensibilmente dalla serata sullo Ionio, dove si attiveranno intensi venti da Sud e S-SE che supereranno la soglia d’attenzione.
MARI
Si presenteranno tutti da mossi a molto mossi, fino a localmente agitato domani il basso Tirreno, mentre domenica saranno il Canale di Sicilia e lo Ionio a divenire molto mossi.
Intanto è possibile monitorare la situazione in tempo reale nelle seguenti pagine relative al nowcasting:
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