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L’ondata di gelo si fionda sull’Europa orientale, tanta neve e gelo super con temperature sotto i -20°C!

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Sarà un inizio Dicembre particolarmente freddo, gelido e nevoso per molti stati dell’Europa orientale e la Russia. Una ondata di gelo, caratterizzata da una massa di aria artica continentale in discesa dalle coste artiche russe, sta per fiondarsi sulle pianure Sarmatiche, per poi dilagare verso la Bielorussia e l’Ucraina, attraverso l’attivazione di una gelida e moderata ventilazione da N-NO e Nord che dalla Carelia e dalla Russia settentrionale discende fin sull’Ucraina e sul bacino del mar Nero. Questa massa di aria gelida, di origini artiche, si diparte lungo il bordo più occidentale di una vasta e profonda circolazione depressionaria, facente capo niente meno che al “lobo siberiano” del vortice polare, attualmente posizionata col proprio centro di massa sulla parte più settentrionale della Repubblica dei Komi. Pur muovendosi molto lentamente verso est, in direzione della regione degli Urali settentrionali, l’ampia circolazione ciclonica, circondata da un nucleo di aria gelida artica continentale sui -25°C a 850 hpa, riuscirà a sospingere buona parte di quest’aria molto fredda, già dilagata sulle pianure della Russia europea, verso latitudini sempre più meridionali, raggiungendo pure parte della Finlandia orientale, la Bielorussia, l’est di Estonia, Lettonia e Lituania, e l’Ucraina, dove dalle prossime ore si prevede un forte calo delle temperature, accompagnato da cieli coperti da nubi basse (nembostrati, altostrati e stratocumuli carichi di neve) e deboli nevicate sparse.

analyzaL’ondata di gelo, pronta a gettarsi fino al cuore del bassopiano Sarmatico, verrà in parte agevolata anche dall’erezione, verso nord-est, dell’anticiclone delle Azzorre, il quale già dalla giornata di domani tenderà ad elongare i propri elementi più settentrionali fino alla penisola Scandinava. Difatti buona parte dell’aria gelida, di origine artica continentale, che verrà “avvettata” sulle pianure della Russia europea verrà “intercettata” dall’anticiclone scandinavo, il quale avrà il merito di scavare un nuovo “canale di aria fredda”, d’estrazione artica continentale, lungo il suo margine orientale, attraverso l’attivazione di una moderata, a tratti tesa ventilazione da NO e N-NO, che dal mare di Barents dilagherà sopra le vaste pianure sarmatiche, per poi estendersi verso la Bielorussia e l’Ucraina, con gelide correnti dai quadranti settentrionali.

plot001_f12Lo scivolamento di questa enorme avvezione di aria gelida artica continentale in direzione del bacino del mar Nero, a seguito della sensibile intensificazione della vorticità positiva in quota, per merito dello scivolamento del ramo discendente del “getto polare” lungo il bordo più orientale dell’anticiclone euro-scandinavo, a sua volta favorirà lo sviluppo di una ciclogenesi secondaria, interamente riempita da aria molto fredda e pesante, di diretta estrazione artica continentale. Già in queste ore una “anomalia positiva della tropopausa dinamica” scivolata in seno all’avvezione fredda sta evolvendo molto rapidamente in una ciclogenesi colma di aria molto fredda, per non dire gelida, che si sta spostando verso l’Ucraina orientale, determinando una piccola compressione del “gradiente barico orizzontale” fra il robusto promontorio anticiclonico insistente sull’Europa centro-settentrionale e la suddetta giovane ciclogenesi.

eur_fullMuovendosi verso il Donbass, fino al confine russo, tale circolazione depressionaria contribuirà ad accelerare la circolazione dei venti dai quadranti settentrionali, che dal mar di Barents si riversano sopra le pianure della Russia europea, seguendo la discesa dell’esteso fronte freddo che precede l’avvezione fredda. Nella giornata di martedì parte di quest’aria gelida dalle pianure russe tenderà a sfogare sulla Bielorussia e sull’Ucraina, raggiungendo il mar d’Azov e il mar Nero sotto forma di una impetuosa ventilazione da N-NO, Nord e N-NE, con raffiche capaci di toccare e oltrepassare i 60 km/h fra le coste dell’Oblast’ di Odessa e la Crimea, dove si verificheranno anche delle burrasche che si estenderanno a gran parte del bacino del mar Nero, agitandolo a largo.

FKz0i6hYEWwQuesta ventilazione settentrionale verrà ulteriormente esacerbata dal repentino aumento della pressione barometrica atteso fra la Russia, la Bielorussia e l’Ucraina, causa il progressivo afflusso di aria sempre più fredda e densa. Ma l’elemento saliente sarà rappresentato dal ritorno della neve fino a quote pianeggianti fra la Russia, la Bielorussia e le aree orientali delle Repubbliche Baltiche, anche sotto forma di rovesci di neve, e dal gelo. La ciclogenesi fredda ucraina, attualmente posizionata con un minimo barico sui 993 hpa sull’Oblast’ di Kharkiv, nei bassi strati è accompagnata da un sistema frontale a carattere freddo, seguito da ben due fronti freddi secondari in discesa dalla Russia occidentale che fanno da apripista al gelo artico, che dispensa nevicate a carattere diffuso fra Bielorussia e Ucraina, in successivo spostamento alla vicina Moldavia e dalla prossima serata anche sul nord e sull’est della Romania, con l’irrompere del fronte freddo ora al traverso dell’Ucraina.

lets-travel-to-finnland-with-leander-voets-6Proprio sull’est della Romania e dalla prossima nottata pure sulla Bulgaria, durante il transito del fronte freddo di natura continentale si potranno verificare nevicate anche di moderata e forte intensità che potranno causare non pochi disagi alle popolazioni locali. La neve dalla serata e nottata imbiancherà anche Bucarest e la capitale bulgara Sofia, che pero si trova ad oltre 560 metri di altezza sopra il livello del mare. Ma l’attenzione principale riguarda proprio l’arrivo del gelo, il primo vero di stagione. Dalla Russia fino alla Bielorussia e l’Ucraina, con lo scivolamento del nucleo di aria gelida facente capo al “lobo siberiano” del vortice polare, caratterizzato da isoterme sui -15°C -16°C a 850 hpa (circa 1400 metri), si assisterà ad un netto tracollo delle temperature che si spingeranno su valori di -15°C -20°C, con punte di oltre -30°C -35°C attese sulla Russia centro-settentrionali (Repubblica dei Komi) e possibili picchi prossimi ai fatidici -40°C sull’area più settentrionale degli Urali, non lontano dalla costa artica. Si verrà così ad isolare, a partire dalla prossima settimana, un “serbatoio di aria gelida” piuttosto esteso, dalla Russia europea fino ai Carpazi e ai più vicini Balcani, che metterà le basi, nei prossimi giorni, per la formazione di un anticiclone termico nei bassi strati, nell’area.

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