L’arrivo, ormai sempre più imminente, del ciclone “Zissi” sull’Italia sta già determinando forti venti soprattutto in Sicilia e nelle Regioni tirreniche. Fino al momento, infatti, sono state misurate raffiche di 72km/h a Palermo, 68km/h a Marineo, 63km/h a Trapani e 54km/h a Fiumicino.
I venti sono tesi comunque su gran parte del territorio nazionale, ma ancora è soltanto un piccolo antipasto della vera e propria tempesta che si scatenerà domani, domenica 28 febbraio, a partire dal Sud.
In mattinata lo scirocco soffierà impetuoso tra Sicilia e Calabria, con raffiche fino a 140km/h nel basso Tirreno e nelle zone tirreniche del territorio calabro-siculo.
Nello Stretto di Messina e nel Golfo di Sant’Eufemia in Calabria le raffiche più intense, ma pure sul Cilento il vento farà sul serio da sud/est.
Attenzione a possibili danni, anche gravi, a causa dei fenomeni eolici estremi, tipici di un uragano di 1ª categoria sulla scala Saffir Simpson. Il rischio è di conseguenze molto pesanti sul territorio, con danni ingenti.
Nel corso della giornata, poi, i venti continueranno ad intensificarsi estendendosi ad altre Regioni, in modo particolare Basilicata, Campania, Lazio, Puglia, Abruzzo, Marche ed Emilia Romagna. Tutti i mari andranno in tempesta.
Lo scirocco sferzerà l’arcipelago campano con raffiche superiori ai 100km/h al punto da costringere i traghetti a rimanere bloccati al riparo nei porti. Per monitorare la situazione in tempo reale ecco le pagine relative al nowcasting:
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