Nella notte fra domani e la giornata di lunedì la città di Venezia, sotto l’incalzare di un intenso flusso sciroccale che si dipanerà su tutto il bacino adriatico, rischia di essere sommersa da una marea di carattere “eccezionale”. Difatti, il centro previsioni e segnalazioni maree del comune della città lagunare, prevede un picco di massima altezza della marea fino a 140 centimetri durante la nottata fra domani e lunedì mattina. In pratica, poco meno di mezza città, verrà ricoperta dalle acque lagunari, che in molti punti supereranno i 100 centimetri di altezza, al punto da costringere le autorità comunali a montare le tradizionali passerelle per il transito pedonale, di turisti e veneziani.

Molteplici saranno le cause che contribuiranno all’innalzamento eccezionale della marea dentro la laguna. Fra queste, quella principale, che farà tracimare l’acqua nella città, è da imputare al veloce tracollo della pressione barometrica, per l’approfondimento di una circolazione depressionaria, sui 992-990 hpa, che dal mar di Sardegna, nel corso della serata di domani, tenderà a spostarsi in direzione dell’alto Tirreno, puntando successivamente l’Appennino Tosco/Emiliano, dove andrà gradualmente ad indebolirsi per l’attrito esercitato dalla locale orografia.
Lo sviluppo di questa profonda ciclogenesi causerà un notevole inasprimento del “gradiente barico orizzontale” fra i Balcani e il mar Tirreno, creando un sensibile infittimento di isobare sopra il bacino Adriatico che attiverà un intenso flusso sciroccale (componente da SE e S-SE nei bassi strati) su tutto il bacino, dal Canale d’Otranto fino alle coste della Romagna e del Veneto.

I forti venti di scirocco, che assumeranno carattere di burrasca sul medio-alto Adriatico, fino a forza 8-9 Beaufort nel tratto antistante le coste dalmate, risalendo l’Adriatico, provocheranno un sensibile aumento del moto ondoso dell’intero bacino, che dà molto mosso diverrà agitato, fino a localmente molto agitato a largo, con onde alte fino a 3.0-3.5 metri, contribuendo a spingere le masse d’acqua verso le coste venete e la laguna. Ciò provoca un importante innalzamento del livello medio delle acque, chiamato “sessa” (grande oscillazione longitudinale del bacino ad opera del passaggio di una perturbazione), spesso esacerbato da un veloce crollo della pressione barometrica.
Tale innalzamento delle acque indotto dallo scirocco, molte volte, si va a sommare ai picchi massimi della marea astronomica (nelle fasi di luna nuova e luna vecchia), che sull’alto Adriatico, per ragioni morfologiche, sono più elevati che negli altri bacini del Mediterraneo. Specie durante il periodo autunnale, l’inverno e l’inizio della primavera, la marea astronomica, risentendo delle varie fasi lunari, accentuandosi nei periodi di novilunio e plenilunio, sommandosi all’azione dei forti venti di scirocco che salgono tutto l’Adriatico, può riuscire a frenare il reflusso delle acque dell’intero bacino, intensificando ulteriormente i loro effetti quando risultino estesi all’intera lunghezza dell’Adriatico. Più sarà intenso ed esteso (ampio “Fetch”) il flusso sciroccale che dal Canale d’Otranto si spinge fino alle coste venete e friulane, maggiori saranno le probabilità di assistere ad un sostenuto innalzamento della marea sulla città lagunare. In genere, il fenomeno dell’acqua alta su Venezia, si può suddividere in;
- “marea sostenuta”: nel caso in cui il livello di marea è compreso tra gli 80 cm e i 109 cm sullo zero mareografico (definito come il livello medio del mare misurato nel 1897)
- “marea molto sostenuta”: quando il valore è compreso tra i 110 cm e i 139 cm, in questo caso i disagi per Venezia iniziano a farsi importanti
- “acqua alta eccezionale”: quando il valore raggiunge o supera i 140 cm, creando tantissimi disagi a veneziani e turisti
La marea attesa nella nottata fra domani e lunedì dal centro previsioni e segnalazioni maree del comune si colloca proprio come un episodio di “acqua alta eccezionale”, dato che il picco di massima altezza della marea potrebbe superare la soglia fatidica dei 1.40 centimetri. Inevitabili sarebbero le ripercussioni per l’intera città, che per buona parte verrà allagata dalle acque lagunari. La stessa piazza San Marco finirà sott’acqua. Solo nella giornata di martedì, con la cessazione dello scirocco e dell’intenso moto ondoso ad esso associato, la marea tornerà a scendere sotto la soglia di attenzione, ritirandosi verso la laguna.
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