Allerta Meteo – Con l’arrivo del ponte del 25 Aprile il tempo comincerà a peggiorare su gran parte delle nostre regioni per lo scivolamento, sull’Europa centrale, del “lobo scandinavo” del vortice polare, cui si associa una vasta saccatura di origine artica, distesa in senso meridiano, interamente colma di aria polare marittima. L’affondo fin verso le latitudini mediterranee di questa ampia saccatura artica, associata alla struttura del vortice polare troposferico, causerà, nel giro delle prossime 24-36 ore, un vero e proprio cambio di circolazione, i cui effetti si faranno sempre più marcati anche sul territorio italiano. Difatti già a partire dalla giornata di domani aria sempre più fredda, soprattutto in quota, comincerà ad affluire sul bacino centrale del Mediterraneo, instabilizzando la colonna troposferica, a cominciare dalle nostre regioni settentrionali ed in seguito a quelle centrali e ai settori tirrenici.
Questa notevole instabilizzazione atmosferica sarà indotta sia dall’incremento del “gradiente termico verticale” che dal passaggio in quota di alcune “anomalie della tropopausa dinamica” associate all’avvezione fredda di tipo polare marittima. Già in queste ore l’anticiclone oceanico, ben spanciato sull’Atlantico, comincerà con i propri elementi più settentrionali ad elongarsi lungo i meridiani, con un cuneo che si distenderà fino alla Groenlandia meridionale. L’espansione verso la Groenlandia meridionale dell’anticiclone delle Azzorre, enfatizzata dall’isolamento di una depressione a carattere freddo in fase di evoluzione in “CUT-OFF” nel tratto di oceano a sud di Terranova, oltre a deformare (in senso meridiano) e a mandare in “stretching” il “lobo scandinavo” del vortice polare, attualmente posizionato fra la Scandinavia e il mar Baltico, avrà il merito di risucchiare aria piuttosto fredda, di tipo polare marittima, che dal mare di Groenlandia si dirigerà in direzione del mar di Norvegia e della Scandinavia, mediante una moderata avvezione di aria polare marittima.
Questa elongazione, in direzione della Groenlandia meridionale, del promontorio anticiclonico azzorriano, con l’isolamento di un’area con massimi barici di oltre 1035 hpa in pieno Atlantico settentrionale, nel corso della giornata di domani favorirà un ulteriore prolungamento verso latitudini meridionali della saccatura di matrice artica, che dall’Artico norvegese si allungherà fino alle Alpi e al bacino centrale del mar Mediterraneo.
Ciò, a partire dalla seconda parte di domani, favorirà la discesa dell’aria fredda polare marittima sull’Europa centrale, la quale si addosserà al versante settentrionale delle Alpi, causando un brusco calo termico tra Francia, Germania, Svizzera, Austria e Repubblica Ceca.
Ma una parte di quest’aria piuttosto fredda, dopo aver invaso la Francia, attraverso l’inserimento di una moderata ventilazione dai quadranti settentrionali, riuscirà a sfondare sul Mediterraneo centrale attraverso la valle del Rodano, dopo aver aggirato ad ovest l’ostacolo eretto dalle Alpi.
Come capita sovente in queste situazioni, l’ingresso dell’aria fredda tramite la porta del Rodano, con l’attivazione di intensi venti occidentali, che diverranno burrascosi fra mar di Corsica, mar di Sardegna e sulle Bocche di Bonifacio, favorirà lo sviluppo di un minimo depressionario relativo per effetto “sottovento” sul Golfo di Genova.
La sviluppo di questo minimo depressionario orografico, a partire dal pomeriggio di domani, verrà agevolato dall’afflusso dei venti di “mistral”, i quali uscendo a ventaglio dalla valle del Rodano, tendono a diramarsi in più direzione, propagandosi al mar di Corsica, mar di Sardegna fino alle Bocche di Bonifacio. Una parte dell’intenso flusso in uscita dal Rodano tenderà a spingersi verso est, urtando con i monti della Corsica nord-occidentale e piegano verso nord-est, risalendo la costa del levante ligure come sostenuti venti di libeccio e ostro che bordando i rilievi dell’immediato entroterra raggiungeranno il Golfo di Genova, mascherandosi come correnti di scirocco e levante (E-SE) sul capoluogo ligure.
Una volta chiusa la circolazione appena descritta avviene la formazione del minimo barico orografico secondario attorno il Golfo di Genova, noto anche come “Genoa low“. La formazione di questa circolazione depressionaria a mesoscala, alimentata dal progressivo afflusso di aria sempre più fredda, d’estrazione polare marittima, in ingresso dalla Valle del Rodano, con un annesso sistema frontale a prevalente carattere freddo che dalla Sardegna si muoverà molto rapidamente verso le nostre regioni tirreniche, determinerà un netto peggioramento del tempo che interesserà principalmente le regioni tirreniche, dalla Toscana alla Campania, per il transito del fronte freddo associato al minimo relativo sul Golfo di Genova.
In seguito, con la traslazione verso le coste toscane del minimo relativo, pure su quelle settentrionali, con particolare riferimento per il Veneto, l’Emilia-Romagna, l’est della Lombardia e le Marche, dove nel pomeriggio si potranno sviluppare imponenti annuvolamenti cumuliformi che daranno origine a rovesci e temporali sparsi, maggiormente probabili tra il Veneto, l’Emilia-Romagna e il nord delle Marche, ove localmente saranno possibili fenomeni di forte intensità, accompagnati da colpi di vento, fulminazioni frequenti e occasionali grandinate.
Ma l’elemento saliente sarà rappresentato dal forte calo termico, indotto sia dai rovesci che dall’afflusso di aria più fredda. Il calo termico domenica si avvertirà maggiormente sulle regioni centro-settentrionali, dove i termometri potranno perdere fino a -6°C -7°C, localmente anche più di -8°C -9°C rispetto i valori odierni.
Domenica la saccatura, grazie ad ulteriore progressione verso la Groenlandia e lo Stretto di Danimarca dell’anticiclone azzorriano, la saccatura artica affonderà con i propri elementi verso l’Italia centrale, convogliando un nuovo e più intenso nucleo di aria fredda polare marittima che entrerà dalla porta del Rodano, tramite l’ingresso di intensi e freddi venti di maestrale e ponente che dal mar di Sardegna si estenderanno al medio-basso Tirreno, alla Sicilia, al Canale di Sicilia e al mar Ionio. Nel corso della giornata l’aumento dei valori di geopotenziale in quota e del campo barico nei bassi strati inspessirà ulteriormente il “gradiente barico orizzontale” fra la Spagna e i mari italiani, rafforzando ulteriormente la ventilazione da NO e O-NO che supererà la soglia d’attenzione fra mar di Sardegna, Canale di Sardegna e basso Tirreno.

PREVISIONI
SABATO 23 APRILE 2016
Al mattino peggiora su tutte le regioni settentrionali per il rapido aumento della copertura nuvolosa che si assocerà a delle piogge sparse e a qualche rovescio che potrebbe colpire soprattutto la Liguria, e dalla tarda mattinata pure Veneto e Emilia/Romagna. Torna la neve sulle Alpi, dapprima dai 1600 metri, ma con quota neve prevista in drastico abbassamento. In tarda mattinata peggiora pure sul Friuli Venezia Giulia e sulle coste di Veneto, Romagna e Marche. Nel corso della mattinata tempo in fase di peggioramento pure in Sardegna e sulle regioni tirreniche, dalla Toscana alla Campania, dove arriveranno delle piogge e dei rovesci distribuiti a carattere sparso. Qualche temporale potrebbe interessare le coste laziali. Piogge pure sull’Umbria. Maggiori schiarite e spazi di sole persisteranno sulle regioni adriatiche, con cieli ancora parzialmente nuvolosi o per lo più velati. Nubi in aumento pure sulle coste della Campania, Basilicata tirrenica e Calabria tirrenica, ma senza precipitazioni, a parte il rischio di vedere delle piogge fra casertano e napoletano. Ancora prevalenza di cieli poco nuvolosi o parzialmente nuvolosi in Sicilia e sul resto delle regioni meridionali. Ampie zone di sereno saranno presenti sulle coste ioniche.
Nel pomeriggio lieve miglioramento al nord-ovest, con l’apertura di schiarite e la cessazione delle ultime precipitazioni fra Valle d’Aosta, Piemonte e su buona parte della Liguria. Nel corso del pomeriggio il tempo peggiorerà ulteriormente tra il Veneto, l’Emilia-Romagna, l’est della Lombardia e le Marche, dove si potranno sviluppare imponenti annuvolamenti cumuliformi che daranno origine a rovesci e temporali sparsi, maggiormente probabili tra il Veneto, l’Emilia-Romagna e il nord delle Marche, ove localmente saranno possibili fenomeni di forte intensità, accompagnati da colpi di vento, fulminazioni frequenti e occasionali grandinate. Nel pomeriggio temporali sparsi saranno possibili anche sul Lazio e nelle aree più interne dell’Appennino Marchigiano e Abruzzese, dove saranno possibili delle nevicate, dapprima sopra i 1700-1800 metri, ma con tendenza a rapido abbassamento della quota neve, con rovesci di gragnola a quote più basse. Le piogge si estenderanno anche alla Campania e alla Basilicata e Calabria tirrenica. Migliora sulla Sardegna, con l’arrivo di maggiori schiarite. Nubi, a tratti compatte, transiteranno da ovest verso est sul resto delle regioni meridionali e sulla Sicilia, senza arrecare precipitazioni degne di nota.

DOMENICA 24 APRILE 2016
Al mattino ancora tanta instabilità, con piogge e rovesci sparsi, tra Emilia-Romagna, Veneto e Friuli, qualche pioggia bagnerà ancora l’est della Lombardia, mentre sul resto del nord prevarranno condizioni di variabilità con nubi alternate al passaggio di schiarite, più ampie sul Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta. Il grosso del maltempo e delle precipitazioni si sposterà sulle regioni centrali dove avremo precipitazioni a carattere diffuso, anche a sfogo di rovescio o temporale. Sull’Appennino centro-settentrionale nevicherà a partire dai 1100-1200 metri, ma fioccate a quote decisamente più basse, a partire dagli 800-900 metri, sono attese sull’Appennino Tosco-Emiliano e sui monti delle Marche, specie in presenza di rovesci intensi. Piogge e rovesci sparsi bagneranno pure la Campania, la Basilicata e la Calabria tirrenica. Qualche breve scroscio di pioggia si potrebbe vedere pure sulle coste settentrionali della Sicilia. Altrove prevarranno i cieli parzialmente nuvolosi o nuvolosi, ma senza precipitazioni di rilievo. Ampi spazi di sole alternati a nubi di passaggio pure sulla Sardegna.
Nel pomeriggio avremo ancora condizioni di instabilità sulle regioni di nord-est, dove insisteranno delle piogge e dei rovesci temporaleschi, maggiormente probabili soprattutto tra Emilia-Romagna e Veneto. Ancora instabilità piuttosto spiccata sulle regioni centrali dove persisteranno piogge e rovesci sparsi, in fase di lieve attenuazione a partire dalla serata. Nevicate sull’Appennino centrale a partire dai 900-1000 metri. In serata si attenueranno le precipitazioni lungo le coste di Campania, Basilicata e Calabria tirrenica. Avremo ancora nubi piuttosto compatte alternate a schiarite e spazi soleggiati sul resto delle regioni meridionali. Cieli parzialmente nuvolosi sulla Sardegna, salvo qualche maggiore addensamento che resisterà sul settore occidentale dell’isola.
TEMPERATURE
Sono previste in forte diminuzione su tutte le regioni a partire dalla giornata di domani al centro-nord. Il calo termico da domenica si avvertirà maggiormente sulle regioni centro-settentrionali, dove i termometri potranno perdere fino a -6°C -7°C, localmente anche più di -8°C -9°C rispetto i valori registrati in questi giorni.
Domani tenderanno a disporsi dai quadranti occidentali, cominciando ad intensificarsi sensibilmente dal pomeriggio/sera, quando i venti da Ovest diverranno burrascosi fra mar di Corsica, mar di Sardegna e sulle Bocche di Bonifacio. Domenica dal Golfo del Leone si attiveranno intensi venti da O-NO che si propagheranno molto rapidamente al mar di Sardegna e all’omonima isola, con raffiche che potranno superare la soglia dei 70 km/h. Dal pomeriggio l’intensa ventilazione da O-NO si estenderà al medio-basso Tirreno, alla Sicilia, al Canale di Sicilia e al mar Ionio, raggiungendo punte di forza 6-7 Beaufort.
Domani si presenteranno tutti mossi con moto ondoso in ulteriore aumento tra mar di Corsica, mar di Sardegna e medio Tirreno, che dalla serata diverranno molto mossi, con onde alte fino a più di 2,5 metri. Domenica con il rinforzo della ventilazione occidentale i nostri mari da mossi diverranno molto mossi, in particolare il medio-basso Tirreno, fino ad agitati il mar di Sardegna, e dalla serata pure il basso Tirreno, dove si svilupperanno ondate di “mare vivo” alte fino a più di 3.0 metri che andranno a rompersi lungo i litorali della Campania, Calabria tirrenica, dove si verificheranno delle mareggiate di debole intensità.
Per monitorare la situazione in tempo reale ecco le pagine relative al nowcasting:
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