Meteo 25 Aprile – Le previsioni meteo per i prossimi giorni sono già delineate e la tendenza è stata ampiamente annunciata nei precedenti articoli. Gli ultimi aggiornamenti delle mappe meteorologiche confermano l’entità del maltempo e il ritorno dell’inverno, con un clamoroso colpo di coda tardivo dopo un eccezionale caldo estivo precoce. Le temperature crolleranno in alcuni casi di oltre 25°C: località del Centro/Sud in cui nelle ultime due settimane ci sono stati picchi da record fino a +35°C, vedranno la temperatura tornare nelle ore notturne fino a +7/+8°C e nelle ore diurne fermarsi a +14/+15°C. Esattamente -20/-25°C rispetto ai giorni scorsi.
E non solo. Sarà uno sbalzo “doppio” perchè subito dopo, nel corso della prossima settimana, tornerà il gran caldo con un nuovo aumento termico di oltre 20°C, come possiamo osservare nel grafico sulla destra. Molto probabilmente tra venerdì 29 e sabato 30 aprile, negli ultimi due giorni del mese, le temperature torneranno nuovamente a ridosso dei +30°C, forse anche oltre nelle Regioni dell’Italia meridionale.
Ma torniamo alle previsioni per il Ponte del 25 Aprile.
Già in queste ore si stanno verificando i primi temporali soprattutto nelle Regioni del Centro, tra Toscana, Umbria e Lazio, dove le temperature sono già in netto calo rispetto a stamattina e ai giorni scorsi. Il maltempo si intensificherà sensibilmente tra stasera e domani con forti piogge e temporali proprio nelle Regioni centrali tirreniche, in estensione nel corso della giornata di sabato 23 aprile a gran parte del Centro/Nord. Arriveranno anche le prime nevicate sui rilievi alpini e sulle vette più alte dell’Appennino centro/settentrionale.
Sarà una vera e propria escalation di maltempo intenso, con venti in intensificazione, precipitazioni via via sempre più abbondanti e forti con il passare delle ore, e temperature in netto e costante calo.Nella giornata di sabato le Regioni più colpite saranno in mattinata quelle tirreniche, dalla Liguria alla Campania, poi nel pomeriggio tutto il Centro/Nord. Molte nubi ma anche ampie schiarite al Sud, soprattutto in Calabria e Sicilia, dove le temperature saranno ancora gradevoli con punte di oltre +20°C soprattutto nella Sicilia meridionale e nelle zone joniche della Calabria.
Il maltempo si intensificherà ulteriormente domenica 24 aprile, quando arriveranno da nord anche i primi nuclei d’aria fredda. Le temperature diminuiranno sensibilmente in tutto il Paese, soprattutto al Nord/Est e nell’area alpina. Ma anche al Centro/Sud il calo termico inizierà a diventare significativo, con maltempo in estensione al basso tirreno. Inoltre si alzeranno forti venti di ponente in tutto il Paese, furiosi sulla Sardegna in estensione alle altre Regioni tirreniche.
La giornata “clou” di quest’ondata di freddo e maltempo sarà proprio lunedì 25 aprile, il giorno della Festa della Liberazione. Una festività per tradizione celebrata con scampagnate e attività all’aperto per la sua concomitanza con il periodo cruciale della primavera, in cui è frequente il ripetersi di belle giornate molto luminose e soleggiate, con temperature gradevoli. Non sarà così quest’anno, in cui ogni tipo di attività all’aperto rimarrà off-limits proprio a causa dei fenomeni meteorologici avversi.
Lunedì 25 il maltempo interesserà tutt’Italia, con una vera e propria tempesta invernale (come quest’anno è successo molto raramente anche in pieno inverno). Le temperature crolleranno in tutto il Paese e il maltempo sarà intenso e diffuso, con forti piogge e temporali soprattutto nelle Regioni centrali, in estensione al Sud nel corso della serata. Attenzione ai venti: saranno impetuosi da ovest e nord/ovest su quasi tutte le Regioni, soprattutto in Sardegna e nel quadrante tirrenico del Paese. I mari saranno in burrasca, è assolutamente sconsigliato avventurarsi non solo in acqua ma anche lungo le coste perchè i litorali verranno sferzati da furiose mareggiate.
Proprio nel corso della giornata di lunedì le temperature crolleranno anche al Centro/Sud. Il maltempo e il freddo provocheranno nevicate fino a bassa quota.
La neve cadrà localmente fino ai 500–600 metri anche sugli Appennini centrali e in Sardegna, per un’irruzione artica polare marittima che se si fosse verificata in pieno inverno avrebbe portato la neve abbondante fin su Roma e Napoli, oltre che in gran parte del Centro/Nord.
Al Sud il momento più freddo sarà martedì mattina, il 26 aprile, quando la neve potrà cadere fino ai 700–800 metri di quota tra Puglia, Campania e Basilicata, oltre i 1.000 metri nella Calabria settentrionale e oltre i 1.200/1.300 metri tra Sicilia e Calabria meridionale. Sarà anche l’ultima fase di maltempo di questa perturbazione, con ampie schiarite al Centro/Nord e le ultime precipitazioni residue al Sud, prima del netto miglioramento che interesserà tutt’Italia da mercoledì 27 in poi. Per fine mese, come già accennato, è probabile un ritorno del caldo ma non sono da escludere ulteriori “complicazioni” con spiccata instabilità. Ne parleremo nei prossimi aggiornamenti. Per monitorare la situazione in tempo reale ecco le pagine relative al nowcasting:
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