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Maltempo, emergenza infinita: la “ritornante” del ciclone si abbatte al Centro/Sud, nuovi nubifragi e bufere di neve in atto [LIVE]

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L’Italia sta vivendo un’altra notte di forte maltempo a causa della “ritornante” del ciclone posizionato al Sud, che investe i Balcani prolungandosi fino al mar Egeo in un’area molto estesa. Altre abbondanti precipitazioni stanno colpendo le Regioni del medio e basso Adriatico con nuovi nubifragi sulle coste tra Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, e ulteriori bufere di neve nelle zone interne fino a quote collinari. La situazione più difficile in Abruzzo, dove continua a diluviare lungo la costa e fa molto freddo. Abbiamo +4°C a Pescara dove oggi sono caduti 88mm di pioggia, che dopo i 123mm di ieri e i 142mm di lunedì vanno a delineare un dato incredibile per gli ultimi tre giorni: oltre 350mm di pioggia! La città è in ginocchio mentre nelle zone interne continua a nevicare, con 0°C a Sulmona e L’Aquila.

Piogge torrenziali stanno colpendo anche la Puglia nella complessità del suo territorio, dal Salento al Gargano. Solo oggi sono caduti 58mm a Monte Sant’Angelo, 55mm a Ostuni e Martina Franca, 51mm a Brindisi, 50mm a Cisternino, 49mm a Lequile, 46mm a Galatone e Taurisano, 45mm a Vico del Gargano, 42mm a Locorotondo, 40mm a Manduria e Fasano, 37mm a Cagnano Varano, 35mm a Bari, Lecce e Putignano, 31mm a Foggia e Cerignola. Anche per la Puglia è il terzo giorno di pioggia consecutivo, dopo le eccezionali nevicate della scorsa settimana. Praticamente i terreni stanno ricevendo in continuazione acqua da due settimane abbondanti. Adesso la quota neve s’è alzata ad oltre 800 metri di altitudine, sulle vette più alte della Regione. Ma la neve sta cadendo copiosa tra Marche, Abruzzo e Molise con autentici “blizzard” e accumuli pazzeschi sul versante orientale (vedi immagini nella gallery).

Il maltempo continua a interessare anche il Molise, le zone interne di Lazio e Campania, la Basilicata e più marginalmente Sicilia e Calabria. Ultimi fenomeni in Sardegna dopo le eccezionali nevicate dei giorni scorsi.

Nella notte avremo ancora forti nevicate lungo l’Appennino tra Marche, Abruzzo, Molise e con nuovi sconfinamenti in Campania, dove nelle scorse ore c’è stata un’altra bella nevicata a Benevento. Il maltempo continuerà per tutta la giornata di Giovedì 19 Gennaio: in mattinata la neve continuerà a cadere su tutto il versante Adriatico dalla Romagna al Gargano, ma sconfinerà anche sul Tirreno con deboli nevicate fino a bassa quota tra Toscana centro/meridionale, Lazio e Campania. Neve anche in Calabria tra Pollino, Sila e Catena Costiera. Nel pomeriggio i fenomeni torneranno a concentrarsi tra Marche, Abruzzo e Molise e in serata finalmente tenderanno ad attenuarsi, pur proseguendo in modo lieve fino a Venerdì 20 Gennaio.

Poi, nel weekend, inizierà un nuovo brusco peggioramento a causa della risalita di un violentissimo Ciclone Afro/Mediterraneo proveniente dal cuore del Sahara: il maltempo sarà accompagnato da forti venti di scirocco e temperature in sensibile aumento in tutto il Paese, con neve in rapido scioglimento soprattutto a bassa quota. Sabato 21 avremo piogge alluvionali in Sardegna, poi tra Domenica 22 e Lunedì 23 il maltempo si sposterà su tutto il Centro/Sud con nuove abbondanti nevicate sull’Appennino ma stavolta soltanto in alta montagna, oltre i 1.400/1.500 metri al Centro e addirittura oltre i 1.600/1.700 metri al Sud tra Calabria e Sicilia. Invece potrà nevicare fin in pianura al Nord/Ovest, tra Piemonte e Liguria, grazie al “cuscinetto freddo” della pianura Padana e alle correnti sciroccali che addenseranno abbondanti precipitazioni sulle Alpi occidentali. Il maltempo proseguirà anche nei primi giorni della prossima settimana soprattutto al Centro/Sud. Non se ne esce più. Ecco le pagine utili per seguirle in tempo reale:

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Previsioni Meteo Toscana: domani poco nuvoloso, addensamenti sulle zone orientali interne

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Di seguito le previsioni meteo per la Toscana fornite dal Lamma: oggi nuvoloso, schiarite dal pomeriggio. Venti: di Grecale localmente forti, ma in graduale attenuazione nel corso della giornata. Mari: poco mossi sottocosta, mossi al largo. Temperature: massime in lieve aumento, valori localmente sino a 9-10 gradi. Domani poco nuvoloso, locali addensamenti sulle zone orientali interne. Venti: moderati di Grecale. Mari: poco mossi sottocosta, mossi al largo. Temperature: in calo le minime, localmente prossime allo zero nelle zone piu’ riparate dal vento; in leggero aumento le massime sino a 10-11 gradi. Sabato 21: poco nuvoloso, tendenza all’aumento della nuvolosita’ dal pomeriggio. Venti: orientali moderati. Mari: poco mossi sottocosta, mossi al largo. Temperature: in calo le minime con locali gelate, stazionarie o in lieve aumento le massime. Domenica 22: nuvoloso con possibilita’ di locali piogge, in particolare sulla costa. Venti: moderati orientali. Mari: poco mossi sottocosta, mossi al largo. Temperature: in aumento. Lunedi’ 23: nuvoloso con possibilita’ di pioggia. Venti: orientali. Mari: poco mossi sottocosta, mossi al largo. Temperature: stazionarie.

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L’Hotel “Rigopiano” cancellato dalla valanga: estratti i primi cadaveri, “è l’apocalisse” [FOTO e VIDEO LIVE]

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L’Hotel Rigopiano e’ completamente sommerso dalla neve e dagli alberi trascinati dalla valanga. E’ quanto si vede dalle immagini riprese dall’elicottero della Polizia che ha sorvolato il fronte della slavina, ampio decine di metri. La massa di neve e detriti ha investito in pieno la struttura da monte, lasciando scoperta soltanto una piccola parte verso valle, da dove sono entrati i soccorritori. Le riprese fanno vedere distintamente il locale della piscina coperta dell’hotel Rigopiano, che si trovava davanti alla struttura, ad un piano sotto il livello dell’ingresso dell’albergo. La piscina e’ completamente ghiacciata a quasi integra ma alla sue spalle, da dove arrivavano i clienti c’e’ un’unica massa di neve, macerie e detriti di alberi. La slavina ha infatti distrutto la cupola di vetro che copriva la struttura sotterranea penetrando nell’ampia zona della Spa.

La colonna mobile con una turbina apristrada e’ appena arrivata davanti all’hotel e si inizia a liberare il piazzale per iniziare a scavare con i mezzi meccanici. Lo rende noto il viceprefetto di Pescara Carlo Torlontano a Rainews 24. “C’erano gia’ 30 persone del soccorso alpino e volontari che stanno scavando con le vanghe. La struttura sembra spostata da un’onda d’urto, aspettiamo le notizie ufficiali. Dai registri risultano 22 ospiti e 8 addetti“. Tra gli ospiti anche diversi bambini

Uno dei due superstiti Giampiero Parete, un cuoco in vacanza con la sua famiglia nella struttura abruzzese, che si è salvato nella notte, ha i suoi due bambini e la moglie all’interno dell’hotel dal quale non risponde nessuno. È in stato di choc e teme il peggio. Ad un amico, suo ex professore dell’Istituto alberghiero di Pescara, ha raccontato la prima concitata testimonianza di quello che ha vissuto: “Ho perso tutto. Lì sotto ci sono mia moglie e i miei due figli Ludovica, che ha sei anni, e Gianfilippo, di 8 anni“. La moglie Adriana è infermiera nella casa di cura De Cesaris a Spoltore, in provincia di Pescara. Uscito dall’hotel per prendere le medicine al momento della slavina, Parete è riuscito a scappare assieme a un manutentore che ora sta aiutando i soccorritori.

Si temono molti morti all’hotel Rigopiano di Farindola, sepolto ieri da una slavina per l’effetto congiunto di Bufere di neve e terremoto. Trenta le persone considerate disperse, tra turisti e personale, sotto la neve da 24 ore. Al momento e’ stato estratto il corpo di una prima vittima, ma i primi soccorritori parlano di ”molti morti”. La prima vittima, un uomo, e’ stata estratta ma scavare in quelle condizioni, raccontano i soccorritori, ‘e’ complicatissimo’. Per raggiungere il resort a quattro stelle di Farindola, in provincia di Pescara, a quota 1.200 metri, il Soccorso Alpino, il primo ad arrivare alle quattro del mattino, ha dovuto usare gli sci. Impossibile procedere per i mezzi che si sono trovati la strada sbarrata da altre valanghe e alberi caduti. Molto il lavoro per raggiungere la struttura quasi completamente crollata dopo essere stata investita in pieno dalla slavina. Le ambulanze e i mezzi sono bloccati a 9 chilometri, sul posto possono arrivare solo i vigili del fuoco con l’elicottero e un mezzo cingolato che puo’ caricare fino a 8 persone. Due persone che erano rimaste fuori dall’hotel sono state tratte in slavo, una e’ in stato di ipotermia, ma non in pericolo di vita.

Una decina di mezzi dei Vigili del fuoco, squadre del Soccorso alpino e speleologico, ambulanze del 118 e forze di polizia hanno provato per ore a combattere contro il muro di neve che bloccava le strade. Alla fine l’unico modo per raggiungere l’hotel è stato con gli sci. E questo è quello che si sono trovati davanti i soccorritori: una montagna di neve che ha completamente sepolto l’albergo di cui si intravede qualche porta e finestra. Per aprirsi un varco all’interno è stato necessario spalare la neve con le pale. Il timore dei soccorritori è che all’interno di ci siano diverse vittime. Si sono salvate invece due persone che casualmente si trovavano all’esterno della struttura nel momento della valanga, le stesse che hanno dato l’allarme. Uno dei due è un 38enne, la cui famglia, moglie e due figli, è rimasta bloccata nell’hotel.

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Maltempo, bufere di bora e grecale sull’Italia: raffiche di oltre 140 km/h fra Trieste e la Sardegna

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Nella giornata di martedì 17 gennaio 2017 gran parte delle regioni centro-settentrionali italiane sono state sferzate da impetuosi venti di bora e grecale che localmente, come sul Golfo di Trieste, in alcune vallate del genovesato e del savonese, e sulle coste orientali della Sardegna, hanno raggiunto picchi di oltre 100-120 km/h. Su tutti spiccano i 148 km/h registrati nella mattinata di martedì sul porto di Trieste, subito seguiti dai 146 km/h archiviati dalla stazione meteorologica dell’Aeronautica Militare di Capo Bellavista, lungo le coste orientali della Sardegna, dove si sono scatenate vere e proprie bufere di vento. Come previsto queste fortissime raffiche di vento sono state prodotte dal temporaneo infittimento delle isobare, fra l’alto Adriatico e il mar di Sardegna, indotto proprio dalla contrapposizione fra una profonda circolazione depressionaria, centrata sul basso Tirreno con un minimo di 998 hpa, e un robusto promontorio anticiclonico, con massimi di oltre 1035 hpa sull’Europa centrale. L’ulteriore elongazione verso nord-est del promontorio anticiclonico, in direzione della Polonia e del mar Baltico, ha favorito la rapida attivazione di forti venti di bora che hanno cominciato a spirare sul Golfo di Trieste e su tutto l’alto Adriatico, con raffiche capaci di sfondare la soglia dei 120 km/h sulla città di Trieste, con la classica componente da E-NE che ha raggiunto il Friuli, le coste del Veneto e la Romagna, eccedendo la soglia d’attenzione.

bufera di boraLo sfondamento, ”forzato”, dell’aria fredda, aspirata dalla depressione sul basso Tirreno, dai “valichi” delle Alpi Dinariche, a partire dalla nottata fra lunedì 16 e martedì 17 gennaio, attiverà forti burrasche capaci di raggiungere persino forza 9-10 Beaufort. Come Trieste anche le coste liguri e quelle toscane, soprattutto pisano, livornese e grossetano, sono state spazzate da venti molto forti di caduta dalle vallate dell’Appennino, fino a 80-90 km/h, in grado di arrecare non pochi disagi e persino danni, per alberi sradicati, cartelloni pubblicitari e pali della pubblica illuminazione divelti dalle folate più intense.

bora alto AdriaticoL’isolamento e l’approfondimento della ciclogenesi tirrenica che contrastava, più a nord, con l’imponente promontorio anticiclonico azzorriano, il quale presentava massimi di 1035 hpa fra il nord della Francia, il Belgio, l’Olanda e il nord della Germania, ha prodotto una forte compressione del “gradiente barico orizzontale” che si è andato a chiudere sulle regioni settentrionali italiane, richiamando un impetuoso flusso da NE e E-NE su gran parte delle nostre regioni. La circolazione depressionaria, con minimo barico al suolo sceso sui 999 hpa, sul basso Tirreno, ha determinato un netto infittimento delle isobare sopra buona parte del territorio nazionale.

swh_H_web_37Tra l’Europa centrale, dove si distendeva l’anticiclone delle Azzore con un cuneo disposto verso il mar Baltico e la Polonia, e il bacino centrale del Mediterraneo, sede della profonda circolazione depressionaria, si è venuto a creare un notevole “gradiente barico orizzontale” (notevoli differenze di pressione) che ha causato una consistente intensificazione della già sostenuta ventilazione dai quadranti nord-orientali, con l’attivazione di burrascosi venti di bora lungo tutto l’alto Adriatico, forte grecale sulle coste toscane e sull’alto Tirreno, mentre forti venti di grecale e tramontana, nel corso della giornata di martedì si sono versati fra mar Ligure, mar di Corsica, mar di Sardegna e su buona parte del Tirreno occidentale, investendo in pieno anche la Sardegna, con intense raffiche da N-NE e Nord, con picchi di oltre i 70-80 km/h sulle coste orientali dell‘isola, e punte ben oltre i 100-120 km/h nei punti meglio esposti, come Capo Bellavista.

wind10m_A_web_44Nel corso della mattinata di martedì sul Golfo di Trieste, come sull’Istria, le raffiche di bora, in discesa dall’altopiano del Carso tramite il valico di Postumia, sono divenute davvero violente, con picchi superiori ai 130-140 km/h. Nell’area carsica il vento che si incanala tra il monte Nevoso e i rilievi sloveni, a causa delle grandi differenze termiche che si registrano tra l’altopiano del Carso, molto più freddo, e le aree marittime della Venezia Giulia, più temperate, si rinforza notevolmente è può arrivare a spirare in modo anche violento e turbolento, con raffiche capaci si sfondare la soglia dei 130 km/h.

swh_H_web_2Gli effetti della bora, a causa del fitto “gradiente barico orizzontale” disposto con dei propri massimi al traverso dell’alto Adriatico, si avvertiranno in Friuli, sulle coste venete e le Venezie, come in Romagna e sui litorali più settentrionali della costa marchigiana, con raffiche fino a 60-70 km/h nei punti meglio esposti. Una volta approdati sulla terraferma i forti venti da E-NE e NE hanno oltrepassato molto rapidamente l’Appennino Tosco-Emiliano, causando intenso “scaccianeve” su tutta l’area appenninica recentemente innevata, per tuffarsi sulle coste liguri e in Toscana sotto forma di forti raffiche di grecale e tramontana. Dopo aver oltrepassato il crinale appenninico le forti raffiche di grecale, nella mattinata di martedì, incanalandosi lungo le vallate di sottovento presenti sul territorio toscano, sono state ulteriormente “amplificate” dall’effetto “channelling” creando autentiche bufere di vento, con raffiche che localmente hanno sfondato la soglia dei 90-100 km/h.

wind10m_A_web_44Sulle coste liguri, come su Genova, ma soprattutto nello spezzino, si sono attivate furibonde raffiche di caduta di tramontana che hanno raggiunto punte di ben 90-100 km/h. La forte ventilazione nord-orientale è andata ad attenuarsi molto gradualmente nel pomeriggio di ieri, pur rimanendo al di là della soglia d’attenzione, soprattutto sul Golfo di Trieste e sulla Sardegna.

mareggiateI forti venti di bora che hanno sferzato l’alto Adriatico hanno sollevato onde di “mare vivo” davvero alte per gli standard di questo bacino che hanno originato forti mareggiate, con particolare riferimento per il tratto di costa compreso fra il ravvenate e il pesarese, dove sono sopraggiunte imponenti ondate, con “Run-Up” che alti fino a 4.0-5.0 metri. Ma l’intensa ventilazione nord-orientale ha reso agitato anche il settore più occidentale del medio-alto Tirreno, in prossimità delle coste di Corsica e Sardegna, e il mar di Corsica a largo, che si è presentato molto agitato, con onde alte anche più di 4.0 metri, che si sono propagate in direzione delle Baleari. Mareggiate e risacche hanno colpito anche le coste della Sardegna orientale, dove sono arrivate onde da NE alte più di 3.0 metri.

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Valanga Hotel Rigopiano, la sconvolgente verità: “struttura abusiva, lì non si doveva costruire” [FOTO]

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Iniziamo subito chiarendo le cose: la catastrofe dell’Hotel “Rigopiano”, dove sono già stati recuperati tre cadaveri e risultano ancora disperse circa 30 persone, non è stata provocata dal terremoto. Le scosse che ieri hanno colpito la zona di Campotosto, Montereale e Capitigliano si sono verificate molte ore prima rispetto alla valanga, e in una zona molto distante dall’Hotel Rigopiano, al confine tra l’Abruzzo e il Lazio, in provincia di L’Aquila, mentre l’Hotel Rigopiano sorge a monte di Penne, in provincia di Pescara, sul versante Adriatico dell’Abruzzo. Non conosciamo ancora con precisione l’orario della valanga, ma sappiamo che il primo SMS con la richiesta di soccorso risale alle 17:40 di Mercoledì pomeriggio. Verosimilmente la valanga si era appena verificata, comunque dopo le 17:15/17:20. Le scosse di terremoto, invece, si erano verificate al mattino, la più forte di magnitudo 5.5 alle 11:14, poi quella di magnitudo 5.4 alle 11:25, infine l’ultima di elevata intensità (magnitudo 5.1) alle 14:33, circa tre ore prima della valanga-killer. E’ già difficile immaginare che un terremoto di questa magnitudo (forte, ma non fortissimo) possa innescare una valanga, ancor più improbabile che possa farlo a così tanti chilometri di distanza dall’epicentro. Scientificamente impossibile che ciò accada con svariate ore di ritardo. Invece valanghe di questo tipo rientrano nella relativa “normalità” di grandi nevicate come quelle delle ultime ore sull’Appennino.

A spiegare bene quanto accaduto è stato il geologo Gian Gabriele Ori, dell’università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti: l’hotel Rigopiano è stato investito da “un’enorme colata di detriti, un un fenomeno raro, che ha acquisito forza e velocità notevoli sotto la pressione della neve abbondante, dalla debolezza del terreno. Il terremoto lo ha innescato, come una miccia“. La forza della colata di detriti e’ stata tale da travolgere anche il bosco che si trovava dietro l’hotel. “Di solito – ha osservato l’esperto – i boschi resistono a slavine e valanghe“, ma quello che ha travolto l’hotel è stato qualcosa di molto più violento. Sotto la pressione di almeno tre metri di neve, accumulata nei giorni scorsi anche a causa del vento, il terreno indebolito dalle piogge ha ceduto e ha cominciato a scivolare portando con se’ rocce e detriti. “Il terremoto – ha osservato Oripotrebbe essere stata solo la miccia che ha innescato il fenomeno“, anche se al momento non ci sono elementi per stabilire se una delle scosse avvenute al mattino possa avere un minimo collegamento con il disastro. “Probabilmente tutto è iniziato come una slavina“, ossia con il distacco di una massa di neve, che cadendo ha raccolto rocce e alberi, cominciando a scorrere su una superficie debole. Ad aumentare progressivamente la velocità ha contribuito la neve, che ha agito come un lubrificante. “In questo modo – ha spiegato ancora Orila slavina si e’ caricata di roccia, trasformandosi in un enorme flusso di detriti che, a grande velocità, ha travolto il bosco e poi l’albergo con una potenza distruttiva“.

I soccorritori che sono arrivati all’hotel Ricopiano hanno spiegato che “la situazione è drammatica, l’albergo è stato spazzato via, è rimasto in piedi solo un pezzetto. Ci sono tonnellate di neve, alberi sradicati e detriti che hanno sommerso l’area dove si trovava l’albergo. Ci sono materassi trascinati a centinaia di metri da quella che era la struttura“, ha riferito Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco.

La valanga sull’Hotel “Rigopiano”, come tante altre valanghe che nelle ultime 48 ore stanno interessando l’Appennino centrale tra Marche, Abruzzo e Molise, è provocata dalle eccezionali nevicate che da giorni stanno colpendo l’Italia centro/meridionale, con accumuli di svariati metri (in alcune zone di montagna sono stati superati i 4 metri di neve). Ma in altre zone le valanghe non hanno colpito direttamente una struttura con persone dentro. Non è una novità delle grandi nevicate Appenniniche: in queste zone le grosse valanghe sono provocate proprio dall’emergenza neve, nella stessa zona dell’Hotel “Rigopiano”, storicamente denominata “Bocca di Lupo“, nel 1936 c’era stata un’analoga rovinosa valanga. Osservando le immagini orografiche della zona, possiamo notare come l’albergo sia stato costruito proprio a valle di un grande canalone di montagna, che si restringe pericolosamente proprio in prossimità della struttura. In questa situazione, un’eventuale valanga nel canalone diventa devastante perchè aumenta di energia e velocità proprio a ridosso della struttura. Esperti e geologi stanno già descrivendo questa situazione di estremo pericolo, parlando di “abuso edilizio” e sostenendo senza mezzi termini che “in quella zona non si doveva costruire“.

In effetti la storia dell’Hotel “Rigopiano” è caratterizzata da un processo per corruzione, che però si è concluso con l’assoluzione di tutti gli imputati “perchè il fatto non sussiste“. Era stato il pm di Pescara Gennaro Varone nel 2008 ad aprire un’inchiesta sulla base delle intercettazioni telefoniche dell’indagine “Vestina“, ipotizzando il reato di corruzione per 7 persone. L’ipotesi accusatoria era di mazzette e posti di lavoro in cambio di un voto favorevole per sanare l’occupazione abusiva di suolo pubblico, relativamente all’ampliamento della struttura (che in origine era un vecchio casolare di montagna), per la realizzazione di un hotel a quattro stelle. L’Hotel Rigopiano aprì i battenti nel 1972 ma proprio nel 2007 assunse una veste completamente nuova, ristrutturato e dotato di tutti i confort, tra cui centro benessere e piscina.

In base a quanto riportano numerosi articoli dei giornali locali, secondo l’accusa, l’amministrazione comunale aveva votato a favore della delibera finalizzata a “sanare l’occupazione abusiva di suolo pubblico da parte della società Del Rosso“, in una zona fino ad allora adibita a pascolo del bestiame e compresa in un’area naturalistica protetta. Secondo le carte della Procura, “l’autorizzazione a sanatoria si basava sul presupposto che detta occupazione non costituisse abuso edilizio per mancata, definitiva trasformazione del suolo“. Ma secondo l’accusa, gli amministratori locali in cambio della delibera avrebbero incassato la “promessa di un versamento di denaro destinato al finanziamento del partito” di appartenenza (il Pd) e, in particolare, il secondo avrebbe ottenuto “il pagamento di 26.250 euro” che, dice ancora l’accusa, andava ad “adempimento parziale di un debito pregresso ma inquadrabile nel rapporto corruttivo“.

Il pm sosteneva anche che come merce di scambio per quella delibera favorevole, i consiglieri e gli assessori del tempo avessero ottenuto dai titolare della società anche “assunzioni preferenziali per i propri protetti“. L’ex sindaco di Farindola nel corso del processo ha sempre respinto l’accusa di corruzione, ottenendo ragione dal giudice che lo scorso novembre ha emesso la sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste“. Il processo, iniziato nel 2013, si è concluso nel 2016 e il reato era comunque prescritto già dallo scorso mese di aprile, quindi questa sentenza non potrà essere appellata. Le motivazioni della sentenza non sono state ancora depositate. Ma adesso è probabile che nuove inchieste possano essere aperte per fare luce sull’accaduto.

A prescindere dalla vicenda giudiziaria, se davvero vogliamo fare prevenzione dobbiamo conoscere bene il nostro territorio e i suoi rischi. Come per i terremoti, dove a uccidere sono le costruzioni che non vengono realizzate rispettando i criteri antisismici, anche per frane, alluvioni e valanghe non è mai corretto parlare di “natura assassina” o fandonie simili. A uccidere è l’incoscienza umana. E quell’albergo, a valle di un canalone così pericoloso in una zona esposta a grandi nevicate e da sempre soggetta a pericolose valanghe, non doveva essere costruito. Non lì. Oggi paghiamo semplicemente le conseguenze delle nostre assurdità.

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Previsioni Meteo, maltempo senza tregua: nuovo violento ciclone in arrivo nel weekend, Sud martoriato da piogge torrenziali e forte vento di scirocco

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Le previsioni meteo in Italia fornite dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare. Situazione: sulle regioni del centro sud ancora aria instabile che interessa piu’ direttamente le zone del versante adriatico; al settentrione bel tempo per la presenza dell’alta pressione. Tempo previsto fino alle 7 di domaniNord: residua nuvolosita’ con deboli nevicate sull’Appenino tosco-emiliano ma in graduale attenuazione. Cielo sereno sulle altre zone del settentrione. Centro e Sardegnacielo coperto sulle regioni adriatiche, parte orientale dell’Umbria e sulla Sardegna con precipitazioni sparse a carattere di rovescio o temporale sulla parte orientale dell’isola, a carattere nevoso a quote superiori ai 500-700 metri su Marche e Abruzzo. Cielo parzialmente nuvoloso sulle altre regioni con addensamenti sul basso Lazio in mattinata. Dalla sera attenuazione generale dei fenomeni ad esclusione dell’Abruzzo ove permarranno i fenomeni anche nevosi a quote collinari. Sud e Sicilia: molto nuvoloso sulle regioni peninsulari con nubi piu’ compatte sulle aree adriatiche e ioniche con precipitazioni, occasionali su Calabria e Sicilia e diffuse sul Molise e Puglia. Le precipitazioni a carattere nevoso su aree interne di Molise, Campania e Puglia garganica, con quota neve superiore a 1000 metri e, limitatamente a Molise, intorno ai 600-800 metri. Temperature: in aumento sulla Sardegna; in lieve flessione sulle coste adriatiche; stazionaria sulle restanti zone del Paese. Venti: da moderati a forti nord orientali sulle regioni del centro, regioni dell’alto Adriatico, Liguria e sulla Sardegna; deboli sulle altre regioni. Mariagitato l’Adriatico, mare di Sardegna e localmente il Ligure; mosso il Tirreno meridionale settore est; molto mossi i restanti bacini.

aeronautica militare01Il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare comunica le previsioni del tempo sull’Italia per la giornata di domaniNord: residua nuvolosita’ compatta a ridosso dell’Appennino emiliano qualche isolata debole nevicata sulle aree di confine con le Marche al di sopra dei 200 metri, bel tempo sul restante nord salvo foschie dense in Pianura Padana, in dissolvimento dalla tarda mattinata. Centro e Sardegnanuvolosita’ compatta sulle regioni adriatiche e sulla Sardegna orientale con precipitazioni sparse a carattere di rovescio o temporale sull’isola ed isolate deboli nevicate su aree interne di Marche e Abruzzo al mattino, al di sopra dei 500 metri. Ampi spazi di sereno sulle restanti regioni. Sud e Sicilia: molto nuvoloso su tutte le regioni con nubi piu’ compatte sulle regioni adriatiche, aree interne della Campania, sulla Basilicata, sulla Calabria e Sicilia ionica, con locali precipitazioni, a carattere nevoso al di sopra dei 600 metri sul Molise, a carattere di pioggia o rovescio su coste pugliesi e coste ioniche di Calabria e Sicilia. Temperature: minime in lieve aumento sulla Sardegna, stazionarie su Valle d’Aosta, Liguria, centro-sud peninsulare e sulla Sicilia, in lieve diminuzione altrove; massime in lieve aumento su isole maggiori, Campania, Calabria tirrenica e Toscana, in lieve diminuzione sulle coste adriatiche, stazionarie altrove. Venti: nord orientali di burrasca su Liguria di levante; da moderati a forti da est sulla Sardegna occidentale. Moderati dai quadranti orientali su aree costiere tirreniche e ioniche; da deboli a moderati orientali sulle regioni adriatiche. Marida molto mossi ad agitati il mar Ligure, il mare e canale di Sardegna e lo stretto di Sicilia; da mosso a molto mosso l’Adriatico; mossi i restanti mari.

aeronautica militare01Il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare comunica le previsioni del tempo sull’Italia per i prossimi giorniSABATO 21 Nord: nuvolosita’ compatta in graduale aumento su Emilia Romagna, con deboli nevicate a ridosso dei rilievi emiliani e foschie dense al primo mattino mattino in pianura, in dissolvimento dalla tarda mattinata; bel tempo sul resto del settentrione. Centro e Sardegnamolto nuvoloso o coperto con nuvolosita’ piu’ consistente sulle regioni adriatiche e sulla Sardegna, con rovesci e temporali anche di forte intensita’ su quest’ultima. Sud e Sicilia: molto nuvoloso o coperto con piogge o rovesci al mattino su parte ionica di Sicilia, Calabria e Basilicata. Intensificazione del maltempo dal pomeriggio sulla sicilia occidentale dove avremo rovesci e temporali anche di forte intensita’. Temperature: minime in sensibile aumento su isole maggiori, Calabria Basilicata, Puglia e Campania meridionali, senza variazioni di rilievo altrove; massime in aumento su aree alpine e prealpine, regioni centrali peninsulari e regioni meridionali, stazionarie sul resto del territorio. Venti: orientali di burrasca su Liguria di levante, Sardegna e Sicilia occidentale; da moderati a forti da est su coste tirreniche; deboli orientali su regioni adriatiche. Marida agitati a molto agitati su mar Ligure, mare e canale di Sardegna, stretto di Sicilia e Tirreno centrale parte ovest; da molto mossi ad agitati sul restante Tirreno e Jonio occidentale; mossi i restanti mari. DOMENICA 22: maltempo esteso al nord ovest e su tutta la fascia tirrenica, con nevicate anche abbondanti su Val d’Aosta e Piemonte e temporali anche di forte intensita’ su Sicilia e Calabria meridionale. Moderato maltempo anche sulla fascia costiera tirrenica centrale dove avremo rovesci o temporali sparsi di debole intensita’; velature estese e compatte sul resto del territorio. LUNEDI’ 23: copertura estesa e compatta su tutto il Paese con al mattino piogge o rovesci diffusi al sud localmente intensi su Sicilia e Calabria. Moderato maltempo anche al centro nord con piogge o temporali sparsi di debole intensita’ su Emilia Romagna e regioni centrali peninsulari, in attenuazione pomeridiana. MARTEDI’ 24 e MERCOLEDI’ 25: ancora moderato maltempo su Sardegna e regioni ioniche con piogge o rovesci sparsi. Estese velature al centro e bel tempo al nord.

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Maltempo, non se ne esce più: violentissimo ciclone Afro/Mediterraneo nel weekend, scirocco impetuoso e piogge alluvionali al Sud [MAPPE]

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Non se ne esce proprio più. L’Italia continua ad essere flagellata dal maltempo, e nei prossimi giorni la situazione peggiorerà ulteriormente al Sud per l’arrivo dell’atteso, violento, ciclone Afro/Mediterraneo che provocherà piogge alluvionali in molte Regioni. Intanto oggi continua a diluviare nel medio/basso Adriatico, soprattutto tra Molise, Gargano e Puglia settentrionale: i parziali pluviometrici giornalieri più significativi sono di 69mm a Termoli, 47mm a Monte Sant’Angelo e 31mm a San Ferdinando di Puglia. Da segnalare anche gli 11mm di Pescara, che sfiora i 400mm da lunedì. Nelle zone interne dell’Appennino continua a nevicare fino a bassa quota, perchè le temperature sono ancora basse. Soltanto poche ore di tregua tra stasera e domani, poi inizierà il nuovo brusco peggioramento provocato dalla risalita del ciclone Afro/Mediterraneo proveniente dal Maghreb. Si attiveranno forti venti di scirocco e le temperature aumenteranno sensibilmente, già a partire da domani Venerdì 20 Gennaio in Sicilia e poi, gradualmente, in tutto il Centro/Sud durante il weekend. Le prime piogge già nella giornata di Venerdì interesseranno la Sardegna tirrenica, la Sicilia jonica e la Calabria jonica, specie nel pomeriggio. Ma saranno ancora soltanto i primi fenomeni pre-frontali: il “clou” della tempesta sarà tra Sabato 21, Domenica 22 e Lunedì 23 Gennaio.

Gli ultimi aggiornamenti sono spaventosi: Sabato avremo piogge alluvionali su tutta la Sardegna, con picchi di oltre 150mm di pioggia in poche ore soprattutto nelle zone centro/orientali dell’isola, proprio quelli più colpiti dalle nevicate degli ultimi giorni. Ma stavolta sarà pioggia anche in montagna: la quota neve salirà ad oltre 1.500 metri, nevicherà solo sulle vette più alte dei rilievi isolani. Invece più in basso si scioglierà la neve che è caduta abbondante, e che è ancora presente al suolo con accumuli eccezionali: sarà un disastro perchè contemporaneamente si riverseranno a valle quantitativi di pioggia impressionanti, tra i diluvi monsonici e la neve in rapido scioglimento a causa del caldo, dello scirocco e della stessa pioggia. Il rischio di alluvione è elevatissimo, specie nel nuorese.

Poi tra Domenica 22 e Lunedì 23 il maltempo più violento colpirà l’estremo Sud, specie Sicilia e Calabria, concentrandosi nelle zone joniche della Sicilia e della Calabria dove potranno cadere fino a 200250mm di pioggia. Anche qui le temperature saranno in forte aumento con neve soltanto sull’Etna e sulle vette più alte dei rilievi, oltre i 1.600/1.700 metri. La tanta neve presente al suolo alle quote più basse si scioglierà rapidamente, andando ad incrementare le portate dei bacini idrici già messi a dura prova dalle piogge torrenziali.

A completare questo quadro disastroso ci sarà il forte vento di scirocco, che soffierà impetuoso con raffiche di oltre 120130km/h provocando furiose mareggiate su tutte le coste esposte, soprattutto nella Sicilia jonica, nella Calabria jonica, nello Stretto di Messina, nel Canale di Sicilia, nella Sardegna orientale, in Corsica e nell’arcipelago Toscano, dove raggiungeremo le massime velocità fino a 140km/h. Una situazione estrema che metterà ancora una volta a dura prova l’Italia, specie meridionale.

Nelle altre Regioni, qualche pioggia e neve in rapido scioglimento alle quote medio/basse sull’Appennino. Confermata la possibilità di neve fin in pianura al Nord/Ovest, soprattutto tra Piemonte e Liguria. Ecco le pagine utili per seguirle in tempo reale:

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Allerta Meteo: dall’emergenza neve a quella del disgelo, lo scirocco rischia di causare inondazioni nel weekend al Centro/Sud

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Allerta Meteo – L’unica buona notizia del giorno riguarda, come previsto, il deciso miglioramento delle condizioni atmosferiche fra Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio, a seguito del progressivo indebolimento del freddo flusso da NE e E-NE, richiamato dalla profonda depressione in azione sul basso Tirreno. Il progressivo colmamento di questa circolazione depressionaria, ora riorganizzatasi in un minimo depressionario a mesoscala a ridosso del Gargano, non farà altro che agevolare un ulteriore miglioramento della situazione, anche se non mancheranno delle residue quanto sporadiche precipitazioni, fino alla mattinata di domani, sul teramano, e fra Molise e Puglia garganica. Ora l’attenzione è tutta spostata sul peggioramento del fine settimana e sull’arrivo delle più temperate correnti di scirocco che faranno rialzare le temperature anche in montagna, favorendo la parziale fusione dell’ingente manto nevoso accumulato in questi giorni.

LaPresse/Mario Sabatini
LaPresse/Mario Sabatini

I venti di scirocco (il “mangianeve” per eccellenza), in risalita dall’entroterra desertico algerino e libico occidentale, faranno aumentare sensibilmente le temperature, spingendo lo “zero termico” e la quota neve ben oltre i 1200 metri di altezza anche sull’Appennino centrale, e a quote pure più alte su quello meridionale. In sostanza la mite e sostenuta ventilazione sciroccale verrà attivata dall’isolamento, sull’entroterra desertico algerino, di una circolazione depressionaria , sottovento alla catena montuosa dell’Atlante, che fra sabato e domenica apporterà una severa ondata di maltempo, condita da forti piogge, rovesci e temporali, fra Sardegna e Sicilia, dove si potranno verificare pure dei nubifragi, particolarmente sulle coste più meridionali e orientali della Sardegna e sul litorale ionico della Sicilia.

LaPresse/Mario Sabatini
LaPresse/Mario Sabatini

Il sensibile aumento delle temperature pero rischia di far fondere, piuttosto rapidamente, gran parte dell’abbondante manto nevoso depositato, dopo giorni continui di intense nevicate, sull’intero Appennino centro-meridionale, dalla Calabria fino ai rilievi dell’Abruzzo e delle Marche. Ma se da un lato lo scioglimento della neve rappresenterà una buona notizia, poiché libererà dall’ingente quantitativo di neve molte strade, attualmente impercorribili anche per gli stessi mezzi di soccorso. Dall’altro la parziale fusione della neve rappresenterà un elemento di pericolo, poiché appesantirà ulteriormente il manto nevoso in superficie, rendendolo molto instabile, soprattutto lungo i crinali montuosi, dove si registrano spessori di oltre 2-3 metri.

LaPresse/Mario Sabatini
LaPresse/Mario Sabatini

Ciò potrebbe accrescere il pericolo per possibili valanghe, maggiormente probabile ai piedi dei grandi massicci montuosi, come per l’appunto il Gran Sasso, i monti della Laga e sul versante orientale dei monti Sibillini. Inoltre va detto che nel corso del prossimo fine settimana l’aria più tiepida e umida, risalendo fino al medio Adriatico, innalzerà la quota delle “zero termico”, determinando un repentino aumento dei valori termici che trasformeranno in un batter d’occhio la neve in pioggia lungo tutto l’entroterra appenninico. Queste piogge scioglieranno velocemente i cumuli di neve fresca che si erano depositati sui rilievi dell’entroterra, durante l’intensa ondata di freddo di questi ultimi giorni. L’enorme quantità di neve sciolta in modo abbastanza rapida rischia di determinare un notevole “stress” idraulico che potrebbe ingrossare molti fiumi e torrenti, soprattutto fra Abruzzo, Molise, parte della Campania, Basilicata, Calabria e anche sulla Sardegna, i quali si riverseranno a valle con vere e proprie ondate di piena.

LaPresse/Mario Sabatini
LaPresse/Mario Sabatini

Questa rapida fusione dell’ingente quantità di neve caduta nelle giornate precedenti, a monte, lungo le aree dell’Appennino centro-meridionale, di conseguenza potrebbe originare delle ondate di piena nei grandi bacini idrografici, che scendendo a valle potranno inondare le campagne, campi coltivati, strade e centri abitati. Il fenomeno interesserà soprattutto le regioni meridionali e quelle del medio-basso Adriatico, le quali nei giorni scorsi sono state interessate dalle nevicate più intense. Il rischio di ondate di piena e conseguenti inondazioni nei prossimi giorni sarà elevato soprattutto tra Marche, Abruzzo e Molise.

LaPresse/Mario Sabatini
LaPresse/Mario Sabatini

Ma durante il fine settimana, con le forti piogge portate dalla depressione algerina, una bella “dilavata” interesserà pure le aree più interne della Sardegna e la Sicilia orientale, a causa della rapida fusione del manto nevoso caduto abbondante in montagna, con accumuli anche significati sul massiccio montuoso del Gennargentu, in Sardegna, e sugli Erei, sulle Madonie e sui Nebrodi, sulla Sicilia. Anche qui la situazione, dal punto di vista idrogeologico, rischia di farsi molto complicata, per non dire critica, in previsione delle forti precipitazioni in arrivo fra sabato e domenica. Ecco le pagine utili per seguirle in tempo reale:

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Maltempo senza fine al Sud, l’incubo continua: nubifragi e grandinate tra Molise e Puglia [FOTO]

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Continua a piovere nelle Regioni del medio/basso Adriatico: una bomba d’acqua ha colpito il litorale molisano nel pomeriggio, con 85mm di pioggia a Termoli. Nubifragio anche a Vasto con 44mm di pioggia, mentre in Puglia abbiamo 49mm a Monte Sant’Angelo nel Gargano e locali forti piogge sul resto della Regione. A metà pomeriggio un’intensa grandinata ha imbiancato Carovigno (Brindisi). I problemi più significativi in Molise: chiuso il tratto di strada provinciale Sinarca, dalla rotonda in direzione Guglionesi (Campobasso) a causa di allagamenti. Il Torrente Sinarca e’ al limite. Stop alla circolazione anche sulla strada ‘Bufalara’, tra Rio-Vivo e Marinelle ed un automobilista e’ rimasto in mezzo all’acqua. Ha abbandonato l’auto ed e’ stato soccorso dai Vigili urbani. Allagate anche le vie interne a Rio-Vivo Marinelle dove i canali sono anch’essi al limite. Attivata l’idrovora del Consorzio di Bonifica per evitare problemi alle abitazioni del quartiere piu’ vicine al mare. Diverse residenze, situate vicino alla spiaggia sud, sono state interessate dall’invasione di acqua. Allagate anche strade interne di Portocannone (Campobasso), utilizzate dai residenti del paese per raggiungere Termoli. Convocata d’urgenza una riunione dell’associazione di Protezione civile del paese, Rgpt coordinata dal presidente Marino De Carlo per stabilire gli interventi piu’ urgenti da effettuare in vista della notte. A Campomarino (Campobasso) i Vigili urbani hanno chiuso alcune strade nella frazione di Nuova Cliternia perche’ completamente allagati. Piena la Diga del Liscione. Monitoraggio continuo dell’invaso e del territorio.

Maltempo in Molise, disagi sulle strade: l’impegno dell’Anas

Prosegue il lavoro di Anas in Molise, anche a causa del perseverare delle condizioni meteo avverse; attualmente, per allagamenti causati dallo scioglimento delle nevi dai versanti montuosi attigui alle statali, oltre che dalle piogge e dai conseguenti ingrossamenti di alcuni alvei dei fiumi, sono temporaneamente interdetti al transito tratti puntuali della rete stradale statale molisana. Lo comunica l’Anas. Nel dettaglio, lungo la strada statale 87 ”Sannitica”, è ancora chiuso al traffico il tratto dal km 210 al km 215, nel territorio comunale di Portocannone, in provincia di Campobasso. Il traffico proveniente da Larino viene deviato lungo la strada provinciale 131, con innesto sulla strada statale 647 ”Fondo Valle del Biferno”; percorso inverso per il traffico proveniente da Termoli. Attualmente sempre in provincia di Campobasso, a causa della neve, è interdetto al transito il tratto della strada statale 87 ”Sannitica” dal 173 al 178, nel territorio comunale di Casacalenda; resta comunque garantito il collegamento tra Larino e Campobasso, attraverso la strada provinciale. Al km 187 della SS87, inoltre, a causa dell’intraversamento di un mezzo pesante sprovvisto delle necessarie dotazioni invernali, la circolazione è consentita soltanto al traffico leggero. E’ stato riaperto invece intorno alle ore 16.00 il tratto della strada statale 212 ”della Val Fortore” dal km 101 al 104, a Sant’Elia a Pianise (Cb). Sono momentaneamente chiusi al traffico un tratto della statale 16 ”Adriatica” dal km 553 al km 559, nel territorio comunale di Campomarino (CB) e le rampe dello svincolo di Guglionesi al km 5,900 della strada statale 709 ”Tangenziale di Termoli”, a causa dello straripamento del fiume ‘Sinarca’. Nel basso Molise inoltre, sempre per allagamenti del piano viabile, il traffico è rallentato lungo la SS647 ”Fondo Valle del Biferno” in corrispondenza dei km 68, 72 e 74 nei territori comunali di Larino e Guglionesi, in provincia di Campobasso

Ecco le pagine utili per seguirle in tempo reale:

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Maltempo, nuova allerta meteo per sabato e domenica in Sardegna: arriva lo scirocco con piogge torrenziali, rischio alluvione

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Il gelo gia’ da domani abbandonera’ la Sardegna regalando un attimo di tregua – anche se sono previste piogge e temporali nelle zone centrali e in Gallura tanto che la Protezione civile ha emesso un bollettino di allerta meteo gialla – ma e’ solo un assaggio di quanto accadra’ sabato. Dopo la neve, infatti, sulla Sardegna piombera’ lo scirocco con venti anche a 80-100 chilometri orari e temporali con cumulati di 40-50 millimetri in 4-6 ore. Possibili anche le mareggiate. La conferma arriva dalle previsioni fornite dall’Ufficio Meteo dell’Aeronautica militare di Decimomannu. Da venerdi’ sera, infatti, aumentera’ la nuvolosita’ con correnti umide di scirocco che attraverseranno tutta l’isola. Arrivera’ tempo perturbato con intensa attivita’ temporalesca e fulminazione. In particolare da sabato sono previsti, iniazialmente, temporali nella zona di Capoterra e nel Sulcis. Il fronte poi si spostera’ velocemente sul Campidano e raggiungera’ in maniera persistente il Sarrabus e l’Ogliastra. La ventilazione sara’ molto sostenuta con venti lungo la costa anche fino a 80-100 chilometri orari in alcuni momenti. Le temperature sia minime che massime si alzeranno. La particolare situazione potrebbe causare anche mareggiate. Gia’ da domenica il quadro dovrebbe migliorare. Ecco le pagine utili per seguirle in tempo reale:

 

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Allerta Meteo, FOCUS sul violento ciclone in arrivo nel weekend: alto rischio alluvione al Sud

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Allerta Meteo – L’Italia continua ad essere flagellata dal maltempo senza alcuna tregua: continua a piovere a Termoli dopo l’esondazione del torrente Sinarca e il parziale pluviometrico giornaliero è arrivato in tarda serata a 103mm. Ancora maltempo tra Molise e Puglia, e il nuovo peggioramento è ormai imminente. Non ci sarà alcuna pausa del maltempo: il nuovo ciclone proveniente dal nord Africa è sempre più vicino e già nella giornata di Venerdì 20 Gennaio provocherà le prime piogge, specie nel pomeriggio/sera, sulla Sardegna orientale, nelle zone joniche di Calabria e Sicilia e ancora tra Abruzzo, Molise e Puglia.

La tempesta entrerà nel vivo nel weekend: Sabato 21, infatti, avremo un vento di scirocco impetuoso in tutt’Italia con temperature in rapido aumento ovunque e neve in veloce scioglimento sull’Appennino sommerso da una spessa coltre bianca, che si scioglierà celermente soprattutto a bassa quota. Nel corso della giornata violenti temporali risaliranno da sud/ovest verso la Sardegna, che verrà investita da piogge alluvionali su tutta la Regione. Cadrà molta pioggia con vento forte di scirocco, mareggiate nelle zone meridionali e orientali dell’isola e un rapido scioglimento della neve caduta abbondantissima negli ultimi giorni. Il nuorese è ad alto rischio alluvione.

Il maltempo continuerà con forti piogge soprattutto nei settori tirrenici sardi sia Domenica 22 che Lunedì 23, ma tra Domenica e Lunedì le Regioni più colpite saranno quelle dell’estremo Sud: la Sicilia, la Calabria e il Salento.

I fenomeni più violenti colpiranno la Calabria Jonica tra Domenica sera e Lunedì sera. Proprio la Calabria, infatti, sarà la Regione più colpita: saranno 24 ore terribili, con venti di scirocco impetuosi, furiose mareggiate e soprattutto piogge alluvionali (oltre 200mm su tutta la Regione) anche ad alta quota. Le temperature aumenteranno talmente tanto che la quota neve potrebbe alzarsi addirittura fino ai 1.800/1.900 metri, non è da escludere che possa piovere persino sulle vette di Aspromonte e Sila, con un rapido scioglimento della tanta neve presente al suolo fin dalle quote collinari. Così il rischio idraulico per tutti i bacini fluviali sarebbe elevatissimo.

Forti temporali colpiranno anche la Sicilia, specie centro/orientale, nella giornata di Domenica, e poi infine il Salento lunedì. Il maltempo al Sud proseguirà anche nei giorni successivi, almeno fino a Martedì 24 e Mercoledì 25 Gennaio.

Ma nel weekend il ciclone interesserà tutt’Italia: il vento di scirocco soffierà impetuoso in tutto il Paese con raffiche di oltre 130km/h nel medio/alto Tirreno, avremo un importante episodio di acqua alta a Venezia, temperature in netto aumento ovunque, piogge sparse su tutte le Regioni del Centro e qualche nevicata in pianura Padana, specie nel basso Piemonte, in Emilia Romagna e anche nell’entroterra ligure fino a bassa quota. La neve caduta in modo eccezionalmente abbondante sull’Appennino centrale si scioglierà rapidamente: caldo, forte vento e piogge aumenteranno ulteriormente il rischio di valanghe.

Ecco le pagine utili per seguirle in tempo reale:

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Allerta Mari & Venti: forte sciroccata in arrivo fra Sicilia e Sardegna, pericolo forti mareggiate nel weekend

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Sarà un altro fine settimana molto difficile anche sotto il profilo meteorologico, stavolta per le nostre due Isole Maggiori che dovranno fare i conti con una severa fase di maltempo, caratterizzata da forti piogge, rovesci e temporali. Ma l’elemento saliente sarà caratterizzato dallo scirocco che soffierà piuttosto forte, superando la soglia d’attenzione sui mari che circondano la Sardegna e la Sicilia, con possibili picchi di oltre i 90-100 km/h, maggiormente probabili fra il Canale di Sicilia e il settore più occidentale del basso Tirreno. Si tratterà di una sciroccata in vecchio stile, come quelle che frequentemente, a cavallo fra gli anni 80 e gli anni 90, interessavano il nostro paese, ed in particolare le Isole Maggiori e le regioni del sud peninsulare, con venti di tempesta e imponenti mareggiate, particolarmente attive lungo i litorali della Sardegna orientale e meridionale e su quelli ionici di Sicilia, bassa Calabria e sul Salento. Nell’ultimo decennio, con l’assopimento del flusso perturbato proveniente dall’Atlantico, queste burrasche sono divenute decisamente più rare, anche se quando riescono a materializzarsi producono un ingente mole di danni e disagi considerevoli, sia per le forti raffiche di vento che per l’impeto delle mareggiate che le accompagnano.

50L’intenso flusso sciroccale sarà attivato da un intenso “gradiente barico orizzontale” (notevole infittimento delle isobare) che si verrà ad instaurare sul bacino centrale del mar Mediterraneo, fra l’entroterra algerino, le Baleari e i mari ad ovest della penisola italiana. Il forte “gradiente barico orizzontale” verrà innescato dalla contrapposizione fra una profonda circolazione depressionaria secondaria, che si andrà ad isolare fra l’entroterra desertico algerino e il settore più orientale del mar di Alboran, ed un robusto promontorio anticiclonico di blocco, che dalla Cirenaica si estenderà verso i Balcani e l’area carpatico-danubiana, con un cuneo elongato fino all’Ucraina e alla Polonia.

56L’Italia, di conseguenza, trovandosi ai margini fra queste due importanti figure bariche appena enunciate, nel weekend verrà interessata dai massimi di “gradiente”, che si concentreranno soprattutto fra il Canale di Sardegna, il medio-basso Tirreno e la Sicilia, dove si scateneranno le bufere di vento più intense. La presenza poco più ad est di un solido promontorio anticiclonico di blocco, con massimi di oltre i 1035 hpa fra la Slovacchia e l’Ungheria, determinerà un ulteriore consolidamento dello squilibrio barico esistente, stringendo le isobare al traverso della nostra penisola.

01Tale configurazione deporrà a favore, già a partire dalla giornata di domani, di una veloce intensificazione dei venti nei bassi strati sui mari che circondano l’Italia, contribuendo a richiamare dall’entroterra desertico algerino e dalla Tripolitania masse d’aria decisamente più temperate che si catapulteranno rapidamente a gran velocità dalla costa libica e della Tunisia meridionale verso il Canale di Sicilia, il mar Ionio, per investire la Sardegna, la Sicilia e la Calabria, ributtandosi tramite forti raffiche di caduta sopra il medio-basso Tirreno, con una forte ventilazione da SE o E-SE a ridosso delle coste calabresi.

wind10m_H_web_42Le burrasche più forti già dalla tarda mattinata di domani sferzeranno l’alto Canale di Sicilia, lambendo la costa trapanese, da Marsala fino a Trapani, con raffiche molto intense che potranno sfiorare punte di oltre 80-90 km/h. Ma fra il pomeriggio e la serata l’intensa ventilazione sciroccale che risalirà lo Ionio tenderà ad incanalarsi ed ad amplificarsi anche all’interno dello Stretto di Messina, dove i forti venti da SE e S-SE per l’effetto “Venturi”, risalendo la strozzatura, fra Capo Peloro e Villa San Giovanni, che caratterizza l’imboccatura nord del Canale, rischiano di divenire particolarmente impetuosi, con possibili rinforzi fino a burrasca forte e raffiche in procinto di lambire la soglia degli 80-90 km/h.

wind10m_H_web_53Forti raffiche di caduta investiranno pure le coste tirreniche siciliane, dal palermitano al messinese tirrenico. Come ben sappiamo lo scirocco molte volte arreca violente burrasche di vento sulla fascia tirrenica siciliana, dato che le correnti da SE e S-SE, dopo aver scavalcato rapidamente i crinali di Madonie, Nebrodi e Peloritani, si buttano con raffiche impetuose di caduta (“catabatiche”) verso la fascia litoranea, acquistando ulteriore velocità durante la brusca discesa e presentando una componente molto turbolenta e rafficosa, causa lo scavalcamento orografico.

swh_H_web_42In questa situazioni, quando nei medi e bassi strati prevale un flusso sud-orientale ben strutturato fino ai 2000-2500 metri, le vallate dei Peloritani, che degradano da SE a NO verso il Tirreno, favoriscono una più rapida “canalizzazione” del flusso eolico sciroccale, il quale tende ad acquistare notevole velocità, amplificandosi per l’effetto dell’incanalamento orografico, specie in prossimità dei grandi torrenti (fiumare). I venti molto forti da SE, spazzando per ore i bacini dell’Italia meridionale, in particolare quelli che circondano la Sicilia e le coste della Sardegna meridionale, solleveranno un imponente moto ondoso, con la formazione di onde di “mare vivo” che potranno superare i 4.0-5.0 metri di altezza in mare aperto, specialmente fra il Canale di Sardegna, il Canale di Sicilia e il settore più occidentale del basso Tirreno.

swh_H_web_45In particolare, tra il Canale di Sicilia ed il Canale di Sardegna, le forti burrasche da SE, riuscendo ad estendersi di lungo l’intero bacino, con un “Fetch” (l’estensione dello spazio di mare su cui soffia il vento) abbastanza ampio che spazierà dalle coste libiche fino alla Sardegna, favoriranno la formazione di grandi onde di “mare vivo”, alte più di 4.0-5.0 metri, che si dirigeranno verso le coste del cagliaritano e sui litorali della Sardegna orientale, originando intense e rumorose mareggiate. Sul Tirreno meridionale e centrale il mare si presenterà agitato, con onde alte più di 3.0 metri in mare aperto, a largo delle Eolie e dell’isola di Ustica.

mareggiate (3)Anche lo Ionio, già dal tardo pomeriggio di domani, andrà rapidamente ad agitarsi non appena le burrasche da SE dalla costa libica si propagheranno al mar Libico e allo Ionio, iniziando ad alzare un’onda di “mare vivo” sempre più formata, diretta verso le coste della Sicilia orientale e della Calabria ionica, dove dalla serata di domani e per tutta la giornata di domenica si verificheranno delle mareggiate di debole e moderata intensità, per l’arrivo di queste ondate. Solo dalla mattinata di lunedì, con la sensibile attenuazione del flusso sciroccale, ancora attivo fra Ionio, Canale d’Otranto e medio-basso Adriatico, si assisterà ad una lenta scaduta del moto ondoso su tutti i bacini, con l’attivazione di una consistente onda lunga da SE, alta fino a più di 4.0-5.0 metri, sul mar Ionio, la quale determinerà ancora delle mareggiate da onda lunga sulle coste della Sicilia (fino all’imboccatura sud dello Stretto di Messina), Calabria ionica e lungo i litorali del Salento, dove si potranno verificare dei danni nei tratti esposti al fenomeno dell’erosione.

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Le Previsioni Meteo dell’Aeronautica Militare: maltempo e vento forte al Sud

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Le previsioni meteo in Italia fornite dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare. Situazione: ancora una residua instabilita’ sulle regioni adriatiche centro meridionali su Basilicata e settori orientali della Sardegna, sui restanti settori condizioni stabili. Tempo previsto fino alle 24 di oggiNord: residua nuvolosita’ su Appennino emiliano e coste dell’Emilia Romagna, ma senza precipitazioni associate. Tempo stabile sul restante nord con prevalenza di sole nel corso del giorno, foschie o locali banchi di nebbia al primo mattino in Pianura Padana. Centro e Sardegnanuvolosita’ compatta sulle regioni adriatiche e sulla Sardegna orientale con precipitazioni isolate sull’Abruzzo e deboli nevicate su aree interne di Abruzzo al mattino, al di sopra dei 600 metri; cielo sereno sui restanti settori con temporanee foschie al mattino su basso Lazio, nel corso del pomeriggio nubi alte e sottili in rapido aumento sulla Sardegna. Nel corso del pomeriggio nubi alte e sottili in rapido aumento sulla Sicilia. Sud e Sicilia: generalmente nuvoloso su gran parte delle regioni, con maggiori aperture su coste tirreniche, mentre nubi piu’ compatte si manifesteranno sulle regioni adriatiche e saranno associate a precipitazioni sparse su Molise e Puglia nella prima parte del giorno, fenomeni che diverranno isolati dal pomeriggio. Neve al di sopra dei 600 metri su aree appenniniche di Molise e Campania. Temperature: minime in lieve aumento sulla Sardegna, in calo su Pianura Padana, stazionarie altrove; massime in lieve aumento su isole maggiori, Campania, Calabria tirrenica e Toscana, in lieve diminuzione sulle coste adriatiche e Pianura Padana, stazionarie altrove. Venti: nord orientali di burrasca su Liguria specie settori di ponente; da moderati a forti da est sulla Sardegna in progressiva intensificazione sui settori occidentali; da moderati a forti dai quadranti orientali su aree costiere tirreniche centro meridionali in progressiva intensificazione; da sud est su Sicilia e settori ionici dapprima moderati poi forti su stretto di Sicilia; da deboli a localmente moderati orientali sulle regioni adriatiche; deboli di direzione variabile altrove. Marida molto mossi ad agitati il mar Ligure, il mare ed il canale di Sardegna e lo stretto di Sicilia; molto mosso o localmente agitato il Tirreno e lo Jonio; generalmente mossi i restanti bacini.

aeronautica militare01Il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare comunica le previsioni del tempo sull’Italia per la giornata di domaniNord: nubi in aumento al mattino su Emilia Romagna a iniziare dalle aree costiere della regione stessa in estensione dal pomeriggio anche a gran parte della Liguria e per fine giornata a Piemonte e ad Alpi occidentali. Tale nuvolosita’ sara’ associata a brevi piogge o locali nevicate sull’Appennino settentrionale a quote intorno ad 800-1000 metri. Prevalenza di cielo sereno sul resto del settentrione. Centro e Sardegnacielo molto nuvoloso o coperto su Marche, Abruzzo e Umbria orientale con deboli isolati piovaschi che pero’ assumeranno carattere nevoso inizialmente intorno a 1000-12000 metri con quota neve in calo fino ad 800 metri dal pomeriggio-sera. Ampi spazi sereni domineranno il resto del centro peninsulare. Situazione all’insegna del maltempo sulla Sardegna con piogge o temporali sparsi dapprima sulla parte meridionale ed orientale dell’isola ma con tendenza a divenire di forte intensita’ e ad interessare il settore centrale e poi quello settentrionale a partire dal primo pomeriggio. Sud e Sicilia: cielo molto nuvoloso o coperto con piogge o rovesci al mattino sulla parte ionica di Sicilia, Calabria e Basilicata. Dalla tarda mattinata le precipitazioni andranno ad intensificarsi sull’isola risultando forti sulla parte occidentale tra la serata e le ore notturne. Nubi alternate a schiarite sul resto del meridione ma con nuvolosita’ piu’ diffusa, ma senza fenomeni di particolare rilievo associati, nelle zone interne, su Molise e su Puglia centro-settentrionale. Temperature: minime in aumento anche consistente su Sicilia, Sardegna, Calabria, Basilicata e Campania meridionali, senza variazioni di rilievo altrove o al piu’ in lieve aumento sulle regioni centrali; massime in tenue rialzo sulle regioni centro-meridionali peninsulari e sulle due isole maggiori e per lo piu’ stazionarie al nord. Venti: deboli variabili al nord tendenti a divenire deboli o moderati settentrionali sulle coste dell’alto Adriatico e da moderati a localmente forti su Liguria specie settore di ponente; di provenienza mediamente orientale sul resto del territorio: deboli o moderati, specie sulle regioni tirreniche, al centro ed al sud peninsulare ad eccezione della Calabria dove subiranno ulteriori rinforzi; da moderati a forti sulle due isole maggiori ma con ulteriori decisi rinforzi su Sicilia meridionale ed occidentale e su Sardegna. Mariagitati o molto agitati mar Ligure, mare e canale di Sardegna, stretto di Sicilia, Tirreno settore ovest e Jonio settore occidentale; da molto mossi restanti settori del mar Tirreno e dello Jonio; mosso il basso Adriatico e poco mossi i restanti settori dell’Adriatico stesso.

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Valanga Hotel Rigopiano, i soccorritori: “li abbiamo trovati, sono vivi”– Mentre l’Italia sbraita, questi angeli li stanno salvando

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Li abbiamo trovati, sono vivi“. Sono queste le prime concitate comunicazioni dei soccorritori che stanno scavando nelle macerie dell’Hotel Rigopiano travolto dalla valanga di Mercoledì pomeriggio.

I vigili del fuoco sono in contatto con i sei con i quali hanno più volte parlato. Al momento i superstiti sono ancora sotto le macerie. Il primo contatto con i sei e’ stato poco dopo le 11.  Adesso sono in corso le operazioni di recupero. I superstiti ancora in vita hanno resistito circa 42 ore sotto la neve.

Due elicotteri, uno della Guardia Costiera con a bordo personale del 118, e uno dei Vigili del Fuoco stanno sorvolando la zona dell’hotel Rigopiano in attesa che da terra diano indicazioni per far scendere i medici e dare soccorso ai sei superstiti. E’ probabile che i sopravvissuti, dopo la primissima assistenza, siano trasferiti in ospedale con gli stessi elicotteri.  L’ospedale di Pescara e’ pronto a ricevere le persone estratte vive a Rigopiano. Dall’ospedale confermano l’arrivo. Non si conoscono ancora le condizioni dei superstiti. Coperte termiche e liquidi sono stati chiesti dai soccorritori che stanno lavorando per liberare le sei persone individuate tra le macerie dell’hotel Rigopiano. Si sta cercando, inoltre, di far arrivare il maggior numero di ambulanze nell’area per prestare i primissimi soccorsi ai sopravvissuti.

I sei si troverebbero nella zone della cucina e sarebbero riusciti a sopravvivere protetti da un solaio. Sul posto si stanno recando gli elicotteri dei vigili del fuoco.

All’ospedale di Penne (Pescara), dove sono riuniti decine di parenti di dispersi dell’ Hotel Rigopiano, si sta diffondendo la notizia delle sei persone trovate vive. I familiari erano da ore in un’angoscia disperante riuniti nell’ex biblioteca dell’ospedale con l’assistenza di medici e psicologi. I dispersi sono in tutto una trentina e ora ci si chiede chi sia stato trovato vivo. “Ci sono famiglie, genitori di ragazzi, le vittime sono in gran parte giovani – racconto il medico rianimatore Vincenzo Di Giovanni -. Finche’ non avranno notizie definitive la loro ansia restera’ tremenda”.

Intanto arrivano buone notizie anche da altre località del Centro. Mentre l’Italia sbraita, i soccorritori stanno salvando molta gente. Infatti dopo tre giorni al freddo, senza luce ne’ riscaldamento (pure il camino era elettrico), intrappolati nella casa dei nonni a Valledacqua, una frazione di Acquasanta Terme sommersa dalla neve. E’ l’avventura da dimenticare vissuta da due bambini della famiglia Amici. Con la mamma e la zia erano andati a trovare i nonni nella loro abitazione di montagna, prima che arrivassero il nuovo terremoto e la nevicata. Stamani una jeep cingolata dell’Esercito ha raggiunto il gruppo e l’ha portato a valle.

Procede anche la marcia di avvicinamento ai Prati di Tivo della turbina inviata dalla Protezione civile e dalla Provincia di Teramo per liberare dalla morsa delle neve e dall’isolamento i centri di Pietracamela e dei Prati di Tivo, sul versante Teramano del Gran Sasso. I mezzi sgombraneve dopo una nottata di lavoro hanno da poco raggiunto Pietracamela. I soccorritori sono impegnati in un lavoro di pulizia della neve da alberi e detriti per permettere alla fresa di lavorare in sicurezza. Tra breve sara’ dunque possibile aiutare i residenti del comune che sono radunati in un hotel del centro, dotato comunque di generatore. Nel pomeriggio sara’ possibile raggiungere la localita’ sciistica di Prati di Tivo, che dista circa cinque chilometri da Pietracamela, dove ci sono turisti e residenti raccolti in un albergo da due giorni. Mercoledi’ una slavina ha sfiorato il residence Prati di Tivo, per fortuna senza provocare feriti o vittime. I due centri sono senza energia elettrica da ormai 5 giorni.

Aggiornamenti live

Valanga Hotel Rigopiano, le parole di Walter Milan prima del ritrovamento

Le ricerche dei dispersi dopo la slavina all’hotel Rigopiano proseguono senza sosta, anche se con il passare delle ore le speranze di trovare qualcuno vivo diminuiscono. “In teoria anche in queste condizioni meteo molto difficili, se si sono create delle ‘sacche’ di aria dove ripararsi nell’albergo spazzato via, potrebbero sopravvivere 2 forse 3 giorni, ma e’ difficile – ha detto Walter Milan del Soccorso alpino nazionale -. Oggi inizieremo a usare anche mezzi meccanici per scavare, supportati dai vigili del fuoco, ma sempre con attenzione alle persone sepolte la’ sotto”. La difficolta’ nel fare previsioni e’ data dal caso eccezionale di una valanga con una cosi’ grande quantita’ di detriti, essendosi combinata con un terremoto. Per i soccorritori c’e’ il rischio di nuove valanghe. “Tra poco un elicottero si alzera’ in volo per monitorare la zona – ancora Milan -, la strada e’ pericolosa e potrebbero staccarsi anche micro-slavine”. Il soccorso alpino oggi e’ al lavoro con 50 uomini e le unita’ cinofile, ha riferito Milan.

Valanga Hotel Rigopiano, i cani fiutano odori

Da ieri sera stiamo lavorando in condizioni difficili nella ricerca di superstiti nella zona dell’Hotel Rigopiano. I cani spesso fiutano odori ma dobbiamo scavare per oltre 4, 5 metri prima di arrivare al terreno”. E’ il racconto di Matteo Gasparini, responsabile del Soccorso alpino della Valdossola che da ieri e’ impegnato a all’ Hotel Rigopiano travolto da una valanga di neve. Con i tecnici della delegazione Valdossola anche quelli di Canavese, Cuneo, Mondovi’, Valsusa, Valsangone. Le squadre sono partite ieri dopo che dal Coordinamento Nazionale della Protezione Civile aveva chiesto rinforzi. Cinque automezzi sono partiti stamattina alle ore 5 con l’obiettivo di dare il cambio agli operatori del CNSAS del Centro Italia.

Valanga Hotel Rigopiano, soccorritori al lavoro per tutta la notte

Hanno lavorato per tutta la notte i soccorritori che stanno scavando sotto la neve che ha travolto l’hotel Rigopiano alla ricerca della trentina di dispersi che ancora mancano all’appello. Con le temperature ampiamente sotto lo zero, i soccorritori hanno lavorato grazie all’ausilio delle fotocellule ma a ritmi ridotti: non ci sono infatti le condizioni di sicurezza necessarie per operare in maniera massiccia e, dunque, si e’ preferito ridurre il numero degli uomini impegnati. Nel corso della notte le turbine e le ruspe hanno proseguito inoltre il lavoro per liberare la strada che sale all’hotel e consentire una migliore circolazione dei mezzi di soccorso.

Valanga Hotel Rigopiano, “mai visto nulla di simile”

“Che scenario ho trovato all’hotel? La situazione è molto complicata, la valanga è molto importante e ha un fronte di oltre 30 metri: scivolando verso valle ha creato degli accumuli, con ‘onde’ alte fino a 5 metri”. Lo ha detto parlando con i cronisti a Penne della tragedia al Rigopiano il portavoce del Soccorso alpino, Walter Milan. “Noi come Soccorso alpino interveniamo in questo contesto molto difficile in cui ci vogliono tante persone e tanto tempo per esaminare in maniera metodica la valanga – ha spiegato . Noi dobbiamo controllare centimetro per centimetro, dividiamo la valanga in porzioni molto piccole con spaghi e paletti e sondiamo per essere certi che in quel punto non c’è nessuno”.

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Maltempo Piemonte: torna la neve, fino a 15-30 cm nel sud della regione

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Torna la neve in Piemonte, soprattutto nel sud della regione: è la previsione dell’Arpa, l’Agenzia per la Protezione Ambientale. Dopo una giornata soleggiata, domani sera le prime nubi in spostamento dalla Francia, premessa di una domenica con “deboli nevicate in montagna e nelle valli, in particolare nel sud del Piemonte dove, localmente, gli accumuli di neve potranno raggiungere i 15-30 cm in quota”. La neve cadra’ prima sulle Alpi Marittime e Liguri, in estensione alle Alpi Cozie e Graie e alle pianure del Cuneese, con quota neve sui 500 metri. Dalla serata di domenica tempo in miglioramento.

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Allerta Meteo, ciclone in arrivo al Sud. Durissimo avviso della protezione civile: “forti temporali e venti impetuosi” [MAPPE e BOLLETTINI]

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Allerta Meteo – Una perturbazione attiva sul Mediterraneo occidentale,  in intensificazione sull’entroterra nord-africano, tende a raggiungere la Sardegna nella giornata di domani, portando con sé forti venti di scirocco e tempo marcatamente perturbato, in successiva estensione anche a Sicilia e Calabria.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

criticitàL’avviso prevede dalle prime ore di domani, sabato 21 gennaio, precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale sulla Sardegna. Dal pomeriggio, inoltre, si prevedono precipitazioni sparse, tendenti a diffuse con fenomeni a prevalente carattere di rovescio o temporale su Sicilia, in successiva estensione alla Calabria. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

Dalle prime ore di domani si segnalano, infine, venti di burrasca forte, dai quadranti orientali, su Sardegna, in rapida estensione alla Sicilia e, a seguire, sulla Calabria.

Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per oggi criticità arancione su tutto il Molise, a meno del bacino dell’Alto Volturno – Medio Sangro e sul bacino del Fortore in Puglia e criticità gialla sulla Sardegna occidentale, su Marche, Abruzzo e sui restanti bacini della Puglia. Prevista criticità arancione, inoltre, nella giornata di domani su Sardegna sud occidentale e sui bacini orientali, gialla sui restanti bacini dell’Isola ad eccezione di quelli centro-occidentali. Si segnala, infine, criticità arancione su tutto il Molise a meno del bacino dell’Alto Volturno – Medio Sangro e sul bacino del Fortore in Puglia, gialla su tutta la Sicilia – ad eccezione dei bacini tirrenici settentrionali, sulla Calabria ionica e sulla Puglia settentrionale, sulle Pianure marchigiane meridionali e settentrionali, sui bacini molisani dell’Alto Volturno e del Medio Sangro, su tutto l’Abruzzo e sulla Basilicata ionica.

Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.

20 gennaioIL BOLLETTINO PER OGGI, VENERDÌ 20 GENNAIO:

Precipitazioni:
– da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o breve temporale, su Puglia, settori ionici della Sicilia nord-orientale e della Calabria meridionale e sui settori orientali della Sardegna, con quantitativi cumulati deboli;
– isolate su Abruzzo meridionale, Molise, Campania orientale e Basilicata settentrionale, con quantitativi cumulati deboli.
Nevicate: al di sopra dei 600-700 m sull’Appennino abruzzese e molisano e dei 700-900 m su quello campano e lucano, con apporti al suolo deboli.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: in sensibile aumento, specie nei valori serali, su Sardegna e Sicilia.
Venti: tendenti a forti dai quadranti orientali sulla Sardegna, con rinforzi di burrasca dalla sera/notte sul settore meridionale e su quello settentrionale dell’isola; tendenti a forti sud-orientali sulla Sicilia, con raffiche di burrasca dalla sera/notte sui settori meridionali; forti dai quadranti settentrionali con raffiche di burrasca sulla Liguria centro-occidentale.
Mari: molto mossi tendenti ad agitati il Mare e Canale di Sardegna; tendenti a molto mossi tutti i restanti bacini occidentali e lo Ionio.

21 gennaioIL BOLLETTINO PER DOMANI, SABATO 21 GENNAIO:

Precipitazioni:
– diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, sui settori orientali e meridionali della Sardegna, con quantitativi cumulati da elevati a molto elevati sul settore centro-meridionale della fascia orientale dell’isola, da moderati a elevati sui restanti citati settori;
– da sparse a diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, sui settori ionici della Sicilia, con quantitativi cumulati moderati;
– da sparse a diffuse, localmente anche a carattere di rovescio o temporale, sui restanti settori della Sardegna e sui settori ionici della Calabria e della Basilicata, in estensione nella seconda parte della giornata ai settori meridionali e occidentali della Sicilia, con quantitativi cumulati puntualmente moderati, più rilevanti dalla sera/notte sui citati settori siciliani ove i temporali tenderanno ad assumere forma più diffusa;
– isolate sul resto della Sicilia e della Calabria meridionale e su Marche meridionali, Abruzzo, Molise e Puglia settentrionale, con quantitativi deboli.
Nevicate: al di sopra dei 700-900 m sull’Appennino marchigiano, abruzzese e molisano, con apporti al suolo deboli; al di sopra dei 1300-1500 m sui settori ionici della Calabria e sulla Sardegna, con apporti al suolo da moderati ad abbondanti, specie alle quote superiori.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: in sensibile aumento le minime su Sicilia, Calabria e Sardegna.
Venti: da forti a burrasca dai quadranti orientali sulla Sardegna e sud-orientali sulla Sicilia, con rinforzi di burrasca forte specie sui settori meridionali e rilievi di entrambe le isole; forti o di burrasca settentrionali sulla Liguria centro-occidentale; localmente forti dai quadranti orientali lungo tutti i versanti tirrenici della penisola e sui settori ionici della Calabria.
Mari: da agitati a molto agitati il Mare e il Canale di Sardegna e lo Stretto di Sicilia; da molto mossi ad agitati i restanti bacini occidentali e lo Ionio.

22 gennaioIL BOLLETTINO PER DOPODOMANI, DOMENICA 22 GENNAIO:

Precipitazioni:
– diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, sulla Sicilia e sulla Calabria meridionale, con quantitativi cumulati da elevati a molto elevati;
– sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sui settori orientali e settentrionali della Sardegna, con quantitativi cumulati da moderati a puntualmente elevati sul settore nord-orientale, da deboli a puntualmente moderati altrove;
– sparse, localmente anche a carattere di rovescio o temporale, sul resto della Calabria e sulla Basilicata, con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati;
– sparse su Piemonte centro-meridionale, Liguria e settori tirrenici della Toscana, in estensione serale ai settori tirrenici del Lazio, con quantitativi cumulati deboli, fino a puntualmente moderati sul Piemonte sud-occidentale.
Nevicate: al di sopra dei 300-500 m sul Piemonte sud-occidentale ed entroterra ligure di Ponente, con apporti al suolo moderati.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: in rialzo anche sensibile nei valori minimi sulle regioni centrali della Penisola.
Venti: forti dai quadranti orientali su Sardegna e Toscana e, con raffiche fino a burrasca, su Sicilia, Calabria e settori tirrenici centro-meridionali; forti o di burrasca settentrionali sulla Liguria centro-occidentale.
Mari: da molto mossi ad agitati i bacini occidentali e lo Ionio, fino a localmente molto agitato il Mar Ligure settore di Ponente al largo e i bacini prospicienti le Bocche di Bonifacio. Ecco le pagine utili per seguirle in tempo reale:

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Maltempo Sardegna: da domani pioggia battente con cumulati fino 130 mm

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Nelle prossime ore pioggia, temporali, fulmini e vento di scirocco spazzeranno via il gelo dalla Sardegna. Da questa notte e per tutta la giornata di domani l’Isola sara’ interessata da una forte instabilita’ atmosferica. Secondo le previsioni dell’Ufficio meteo dell’Aeronautica militare di Decimomannu, in mattinata piovera’ intensamente sul settore meridionale e sudorientale con cumulati d’acqua iniziali intorno ai 5-10 millimetri che poi saliranno fino a 40-80. Saranno interessate da temporali e fulmini la zona di Capoterra, il Sulcis, il Cagliaritano, il Sarrabus e l’Ogliastra. Dal pomeriggio in tutta l’area centrorientale si registrera’ un peggioramento, con la pioggia che tocchera’ cumuli anche di 110-130 millimetri. In tarda serata l’ondata di Maltempo si estendera’ alla Gallura, con accumuli d’acqua di 60-80 millimetri. A dare manforte alla pioggia sara’ il vento di scirocco, che sulle coste esposte potra’ raggiungere anche i 100 chilometri orari. Previste forti mareggiate. Il quadro climatico complessivo potera’ ad un innalzamento di qualche grado delle temperature, soprattutto le minime. Gia’ nella nottata di domani, leggero miglioramento con schiarite nel settore meridionale.

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Allerta Meteo, violento ciclone Afro/Mediterraneo in arrivo al Sud: scirocco, vento e nubifragi, scatta l’allarme alluvione [MAPPE]

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Allerta Meteo – L’Italia sta vivendo in queste ore una breve tregua concessa dal maltempo dopo i fenomeni estremi dei giorni scorsi.

POPLEX.2017020.aqua.721.1kmFinalmente, dopo quasi tre settimane consecutive di gelo, le temperature sono aumentate sensibilmente in molte località del Centro/Sud, soprattutto in Sicilia con +17°C a Noto e Riposto, +16°C a Catania, Siracusa, Agrigento, Castellammare del Golfo, Licata e Gela, +15°C a Messina, Trapani, Marsala e Mazara del Vallo, +14°C a Palermo, ma anche in Calabria con +16°C a Reggio Calabria, in Sardegna con +14°C a Cagliari, e persino nel Lazio con +15°C a Guidonia, +14°C a Roma, Latina e Civitavecchia.

Osservando le immagini provenienti dallo Spazio pubblicate dal NOAA grazie al satellite Modis possiamo notare la persistenza di nubi basse nelle Regioni Adriatiche, e al di sotto del tappeto nuvoloso si può notare l’eccezionale innevamento dell’Appennino, dall’Emilia Romagna alla Sicilia. Ma possiamo anche osservare le prime nubi del ciclone in arrivo dal nord Africa sulla Sardegna, lungo il bordo orientale del sistema perturbato che ieri ha provocato storiche nevicate sulle coste meridionali della Spagna, e oggi persino in Algeria nell’entroterra magrebino a pochi chilometri dal deserto del Sahara.

temperature massime sabato
Le temperature massime previste per Sabato 21 Gennaio

Proprio dal Sahara sta arrivando il nuovo ciclone in risalita sull’Italia: la tempesta si posizionerà sul mar di Sardegna, dove scenderà sotto i 1000hPa, mentre all’inizio della prossima settimana, tra Lunedì 23 e Martedì 24, si muoverà verso il Canale di Sicilia. Intanto le temperature aumenteranno sensibilmente in tutto il Paese, soprattutto al Centro/Sud, risalendo per la prima volta dopo molto tempo oltre le medie del periodo: farà caldo soprattutto in montagna a causa dello scirocco, con forti piogge anche ad alta quota, tra Sicilia e Calabria persino a 1.700/1.800 metri di altitudine.

Le piogge previste per Sabato mattina
Le piogge previste per Sabato mattina

Ed è proprio questo l’aspetto più importante del peggioramento in arrivo: al Sud si rischia una devastante alluvione proprio a causa dello scirocco, che farà impennare le temperature e provocherà piogge torrenziali persino in montagna, dove al momento ci sono metri di neve che si scioglieranno rapidamente in concomitanza con le piogge torrenziali in arrivo per la tempesta. Inizierà a diluviare già dalla mattinata di Sabato 21 Gennaio, soprattutto nella Sardegna orientale, nella Sicilia jonica, nella Calabria jonica e nella Basilicata sud/orientale (vedi mappa accanto).

Le piogge previste per il pomeriggio/sera di Sabato
Le piogge previste per il pomeriggio/sera di Sabato

Le precipitazioni, poi, si intensificheranno nel pomeriggio/sera di Sabato (vedi mappa accanto) soprattutto nella Sardegna orientale, con violenti nubifragi (oltre 150mm in poche ore). Il fronte temporalesco in risalita da Sud/Ovest raggiungerà la Sicilia occidentale, mentre si intensificheranno anche le piogge pre-frontali da “stau” nella Sicilia Jonica e nella Calabria meridionale. Ulteriori precipitazioni nel versante Adriatico dell’Appennino, con nevicate in quota e piogge su coste e colline dove la neve si scioglierà rapidamente (è abbondantissima fino a quote molto basse).

La previsione dei venti per Sabato mattina
La previsione dei venti per Sabato mattina

Una situazione di allarme idro-geologico per molte Regioni. E non è tutto. Sin dalle prime ore di Sabato, infatti, si attiveranno impetuosi venti di scirocco in tutto il Paese: dapprima su Canale di Sicilia e Sardegna, successivamente in tutt’Italia. Lo scirocco non farà soltanto aumentare le temperature in tutto il Paese, ma determinerà anche danni e disagi su gran parte del territorio Nazionale, paralizzando i trasporti marittimi, e i traghettamenti per le isole minori. Avremo raffiche fino a 130140km/h soprattutto tra Sicilia e Sardegna, in estensione anche alle altre Regioni.

La previsione dei venti per Sabato pomeriggio
La previsione dei venti per Sabato pomeriggio

Il forte vento di scirocco provocherà anche impetuose mareggiate lungo le coste esposte a sud, est e sud/est rendendo ancor più difficoltoso lo “sfogo” dei corsi d’acqua a mare, e alimentando ulteriormente il rischio di eventi alluvionali dapprima in Sardegna nella giornata di Sabato 21, successivamente in Sicilia e Calabria tra Domenica 22 e Lunedì 23. A partire dalla Sardegna, il pericolo dell’alluvione è elevatissimo non solo per le piogge torrenziali in arrivo, ma anche per il rapido e concomitante scioglimento della tantissima neve caduta nei giorni scorsi.

lunedì mattinaLa situazione più critica, però, sarà tra Domenica pomeriggio e Lunedì sera nella Sicilia orientale e soprattutto in Calabria. Proprio in Calabria è attesa una pioggia eccezionale, con picchi di oltre 300mm in molte località, soprattutto tra reggino e catanzarese nel versante jonico della Regione più meridionale dell’Italia peninsulare. E pioverà anche ad alta quota, con neve soltanto oltre i 1.800 metri sulle vette più alte dell’Appennino. Quindi si scioglierà rapidamente tutta la neve caduta copiosa nelle ultime settimane: è elevatissimo il rischio di inondazioni disastrose e piene di corsi d’acqua con esondazioni e straripamenti a causa dell’eccezionale quantità di pioggia e neve sciolta che si riverserà a valle. Una situazione di grande rischio su cui la protezione civile è già intervenuta lanciando un’allerta meteo davvero eloquente. Ecco le pagine utili per seguirle in tempo reale:

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Allerta Meteo Sardegna, allarme alluvione nelle prossime 24-36 ore: “invito alla massima prudenza”

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Veniamo da una nevicata di eccezionale proporzione e per domani sono previste condizioni meteo avverse con precipitazioni. Invito quindi tutta la popolazione alla massima prudenza, senza allarmismi, e all’autoprotezione durante tutte le fasi di allerta“. Lo ha detto l’assessora della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile Donatella Spano. L’esponente della Giunta Pigliaru, in contatto con i sindaci dei Comuni colpiti dall’ondata di neve e gelo dei giorni scorsi, ha concordato con loro alcuni incontri, una volta conclusa l’emergenza, per fare il punto sui danni e definire i rimborsi per le spesa di emergenza e di ristoro. La Sori, la sala operativa regionale integrata, e il Centro funzionale decentrato continuano ad essere operativi 24 ore su 24. A partire dalla mezzanotte saranno attivi anche i presidi territoriali. Ogni tre ore, dalle prime fasi del codice arancione – spiega in una nota la Regione – verranno emessi sul sito regionale della Protezione civile i bollettini di monitoraggio e sorveglianza sull’evoluzione del fenomeno. Ogni ora gli aggiornamenti sul livello idrometrico e sulla quantita’ di precipitazioni misurata dalla rete fiduciaria della Protezione civile. Sul sito istituzionale sono anche pubblicate le misure di precauzione, che indicano i comportamenti corretti da attuare in caso di emergenza. Ecco le pagine utili per seguirle in tempo reale:

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Allerta Meteo, il nuovo ciclone è sempre più vicino: primi temporali a ridosso della Sardegna, allarme al Sud [LIVE]

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Allerta Meteo – Il violento ciclone proveniente dal nord Africa è sempre più vicino al Sud Italia, dove nella notte si stanno alzando sostenuti venti di scirocco soprattutto in Sardegna e Sicilia, e le temperature sono in netto aumento. Da Cagliari a Palermo e Reggio Calabria, in piena notte abbiamo temperature superiori ai +13°C, mentre fino a pochi giorni fa nelle stesse località si faceva fatica a superare i +5°C in pieno giorno. Finalmente l’emergenza gelo è alle spalle, ma purtroppo alle porte ce n’è un’altra imminente e altrettanto grave: l’alluvione. Nei prossimi tre giorni, infatti, al Sud (prima in Sardegna nella giornata di Sabato, poi su Sicilia e Calabria tra domenica e lunedì) pioverà tantissimo con temperature in netto aumento, venti impetuosi e mareggiate. Il mix tra le piogge torrenziali e la neve in rapido scioglimento anche in montagna potrebbe determinare autentiche “valanghe” di acqua e fango su molte località. La situazione è di altissimo rischio idrogeologico, consigliamo cautela e precauzione. Fondamentale monitorare la situazione meteo in tempo reale. Ecco le pagine utili per il nowcasting:

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